Siamo diversi ma tutti uguali… (come ho visto o non visto Vasco sui social)
Considerazione a margine, da piccola osservatrice dei fenomeni e dei comportamenti sui social. La narrazione del concerto di Vasco vista dalla mia timeline mi porta a dire che un tempo, poco tempo fa, la condivisione delle emozioni in diretta faceva grande gioco partecipativo a chi riusciva a seguire un concerto (o altro) anche così, a distanza, dalle foto, dai video, dai sentimenti condivisi.
Ora sembra tutta una grande diretta da parte di tutti, ovunque, comunque. Mi chiedo chi si sia goduto semplicemente il concerto e la musica e basta.
Secondo me, nessuno.
Anzi, no, la tipa senza reggiseno.. se l’è goduto. Si è distinta dalla massa, ha carpito l’attenzione spostandola da Vasco a sè, per qualche minuto. Brava, meriti una citazione in un post che parla di omologazione!
Il 90% dei miei contatti, ad essere buona (ed è un campione abbastanza ampio, converrete), ha postato i testi, le foto, i commenti a Bonolis, le canzoni, i video, i video ripresi dalla tv, le stories, i post di altri, i video di youtube di canzoni di Vasco, i ricordi, l’io c’ero, l’io volevo esserci, il “fessi voi che state là in mezzo, ma non era meglio vederlo da casa” e bla bla bla…
Contenuti uguali o simili, indistinguibilità delle persone che li condividevano, mancanza di storia e di emozione. Per quanto, ognuno, nel rappresentare la sua partecipazione, raccontasse anche, forse, più di qualche sensazione personale.
Soprattutto, dati gli algoritmi, ogni evento di massa oramai non appare più un tema tra i tanti. Ma IL tema di ogni post, tweet, condivisione, riflessione, citazione.
Quindi con una soglia di attenzione bassissima, se ognuno di noi posta praticamente allo stesso modo, quasi le stesse cose, nello stesso momento. Fate un esperimento: andate a guardare la vostra, di timeline. Credo visualizzerete anche voi la stessa situazione, bene o male.
Impossibile o quasi, reperire altri argomenti interessanti sui social. Ripeto, solo a guardare la timeline.
La saggezza della folla che, grazie alla condivisione, fino a poco tempo fa, faceva emergere i contenuti, possiamo dire che oggi li seppellisce e ci omologa tutti.
E il tempo che dedichiamo ai social è sempre maggiore, per venirne fuori con meno contenuti, meno stimoli, meno notizie.