Scintille di creatività: rimettiamoci a fare
Leggevo sul Telegraph UK che siamo la generazione del tutto pronto, tutto a disposizione, tutto funzionante.
Infatti, non sappiamo più mettere mano e riparare qualcosa, perché difficilmente abbiamo idea di come funzionino gli oggetti e la tecnologia che utilizziamo. Non abbiamo più la stessa curiosità, forse.
…the under 40s expect everything to ‘just work’ and have no idea what to do when things go wrong.
(Danielle George, Professor of Radio Frequency Engineering, at the University of Manchester)
Molti dei gadget rotti o datati potrebbero tranquillamente essere riparati o utilizzati diversamente con poche conoscenze di elettronica. E’ un po’ quello che il movimento dei makers ha cominciato a fare, se vogliamo.
Ci siamo abituati ad oggetti sempre funzionanti, non ci mettiamo più “il naso” dentro.
I want young people to realise that that they have the power to change the world right from their bedroom, kitchen table or garden shed. Today’s generation of young people are in a truly unique position. The technology we use and depend on every day is expanding and developing at a phenomenal rate and so our society has never been more equipped to be creative and innovative.
Che le giovani generazioni comprendano di avere tra le dita il potere di cambiare il mondo direttamente dalle loro stanze a casa, grazie al web, alla tecnologia a disposizione, grazie alla voglia di “capire come funziona” e di fare e creare.
If we all take control of the technology and systems around us, and think creatively, then solving some of the world’s greatest challenges is only a small step away. I believe everyone has the potential to be an inventor.
Solo (ri)prendendo il controllo delle tecnologie e dei sistemi che abbiamo a disposizione, solo (ri)pensando creativamente, possiamo risolvere grandi sfide. Tutti possiamo farlo, ognuno di noi ha in sé il potenziale per essere un “inventore”.
Questa é Danielle George e qui altre info sulle Royal Institution Christmas Lectures dal titolo “Sparks will fly: How to hack your home” da cui provengono questi spunti di riflessione.
A revolution is happening. Across the world people are taking control of the devices we use every day, customising them, creating new things and using the sparks of their imagination to change the world. Now it’s your turn, and you can start with the things you have around you.
C’è una rivoluzione in atto. In tutto il mondo ci sono persone che vogliono prendere il controllo dei device che utilizzano ogni giorno, per personalizzarli, per creare nuove cose e per utilizzare le scintille della loro immaginazione e della loro creatività per cambiare il mondo. E’ arrivato anche il nostro turno. Cominciamo proprio dagli oggetti che abbiamo attorno. Cambiamo tutto, cambiamo qualcosa, basta che cominciamo a cambiare!
Peccato non ci siano ancora i video delle Lectures, online.
Serendipity per serendipity segnalo questo interessante sito di accompagnamento alle Lectures della BBC http://www.bbc.co.uk/iwonder
C’è la possibilità per gli insegnanti di seguire le discussioni e i temi (bella idea, non solo per prof di scienze o ingegneri!).
La Royal Institution (Ri) ha anche lanciato una online community www.hackgallery.org piena di video creativi del movimento maker con lo scopo di mostrare a tutti come a volte basti una scintilla di immaginazione per cambiare, in piccolo, il proprio mondo e farlo funzionare meglio.
Qui è dove si possono rivedere vari video.
Qui anche le spiegazioni sul come fare cose con le cose. Quasi quasi mi costruisco un lampeggiatore per Twitter 😉
Ci sono trucchi utili: come costruire un proiettore artigianale con smartphone, una scatola, una lente di ingrandimento (devo provare anche questo) e molto altro.
Da rifletterci sopra molto, avendo approcciato il coding a scuola, sperimentato la modalità Coderdojo con i bambini, i pensiero computazionale, il mondo delle stampanti 3d e del modeling, i Fablab ecc. C’è tanto da fare!
Tutto questo materiale da esplorare, partendo da un titolo di un articolo che mi ha incuriosito.
Quasi a dire: rimettiti a fare la blogger, su!
E io ve lo scrivo un post, dove mi appunto e condivido, visto?
😉
Purtroppo l’era del “riparare”è terminata già da qualche anno. La costante evoluzione della tecnologia rende obsoleto un dispositivo in pochi mesi, senza contare l’abbassamento dei costi ad esempio per un notebook o per un pc in generale. La pubblicità ci ha “insegnato” che non è importante possedere un prodotto funzionante: deve essere l’ultimo modello sul mercato!