Professor XY e il mestiere dell’insegnante di sostegno
Ringrazio Fazi Editore per avermi inviato una copia di “Professor XY” di Marcello Pozzato.
Letto in un paio d’ore. E’ l’esperienza tragicomica di un insegnante di sostegno alle medie, precario (non che cambi molto essere di ruolo, a conti fatti, o essere alle superiori, per il tipo di esperienza raccontata nel libro!).
Una testimonianza semplice, ironica, disincantata, sul “mestiere” dell’insegnante di sostegno. Mestiere che nessuno ti insegna, nemmeno la SISS, eppure importantissimo. Si ha a che fare con persone in crescita, ragazzini e ragazzine fragili, deboli, con patologie più o meno gravi. Ecco che l’insegnante di sostegno è quello che prova ad unire le doti empatiche, alle conoscenze psicologiche e alla generale capacità di problem solving, a volte esercitando l’arte del bluff per ottenere attenzione, riconoscimento da parte degli alunni in affidamento e così procedere con strategie che li aiutino a parlare, raccontarsi, crescere, conoscere, diventare uomini e donne che, seppure con problemi di vario tipo, sapranno cavarsela nella vita.
Matteo, architetto che ha suo malgrado ripiegato sulle supplenze annuali per il sostegno alle scuole medie, nel corso del libro si confronta con Kevin, reduce da una comunità di recupero; con Arturo, perso nelle nebbie dell’autismo; con Matilde, restia a comunicare ma appassionata di talent show; con Omar, un marocchino che rifiuta strenuamente le proprie origini. Si confronta con i loro genitori, con colleghi e Dirigenti Scolastici, e soprattutto ci racconta di un contesto poco noto, fatto di frustrazione e rabbia ma anche di complicità e tenerezza: il lavoro dell’insegnante di sostegno, per cui ogni mattina a scuola è non prevedibile ma ricca di umanità.
Il professor XY non si considera né viene considerato un eroe, eppure affronta una grande e più delle volte solitaria battaglia: quella contro i disagi giovanili, sommersi ma laceranti, che spesso preferiremmo ignorare e addirittura dimenticare.
Lettura consigliata a chi lavora nella scuola, e non solo.
Una frase tratta da Professor XY:
La capacità di sopportazione degli altri dipende dalla capacità di sopportazione delle nostre debolezze.