Photography: live first, than shoot
Photography is a privilege we are lucky to have, but it should never get in the way of our happiness, it should pull us toward it like a magnetic force. The secret to great photography has nothing to do with your philosophy, your choice of format, or your pedigree. Let your camera be your compass. Live first, then shoot.
Un bel post sul senso della fotografia di John Carey, che vi consiglio di leggere.
Che storia raccontiamo con i nostri scatti?
Ormai scattiamo, scattiamo, scattiamo con i nostri smartphone e postiamo sui social.
Io per prima.
Ho comprato una Canon e continuo a dimenticarmela. Faccio foto con l’iphone, utilizzo spudoratamente Instagram e i suoi filtri. Gioco.
E questa estate ho legato con un filo, anzi con un hashtag #esCate14, le foto dalle vacanze.
Terzo anno consecutivo che “passo le vacanze su Instagram” (le precedenti giravano ancora su Flickr, sempre fatto una marea di scatti, comunque).
Non è importante con cosa fotografiamo.
Non è lo strumento a rendere belle le nostre foto ma la felicità che fissiamo in un istante, quale che sia lo schermetto attraverso cui la filtriamo.
Io non sono fotografa. Mi piace semplicemente guardarmi attorno, cogliere un dettaglio archiviarlo per me, condividerlo quando lo ritengo di una bellezza che posso far guardare anche agli altri.
The best camera is the one that leads you to happiness
Vivo prima, mi godo momenti e compagnia. Poi scatto, se c’è da scattare, immortalare un istante, un angolo, un punto di vista, un colore, un sapore, un dettaglio, un’idea, una sensazione, un luogo e il mio attraversarlo non solo con lo sguardo. E qualche selfie.
E condivido poi su Instagram che rilancia su Twitter e Facebook (e qui sul blog).
La mia estate anzi la mia #esCate14 per ora è qui https://twitter.com/search?f=realtime&q=%23escate14&src=typd ma mi riprometto di raccontarvela meglio su queste pagine…
…from emotion recollected into tranquillity
come scriveva William Wordsworth.