Internet e la distrazione continua
Effetti di Internet sul nostro cervello. La distrazione, in primis.
A quanta informazione siamo esposti contemporaneamente?
Quanto a lungo riusciamo a rimanere concentrati su quello che stiamo facendo?
Ops, una nuova mail.
Ops, di cosa si sta twittando oggi?
Ops, Tizio ha messo Mi Piace su una foto di te.
Ops, ti sto Whatsappando…
Ops…
Quali informazioni vengono consolidate nella nostra memoria?
Sicuri di aver appreso qualcosa tra tutte queste notifiche?
Dalla memoria di lavoro a brevissimo termine cosa passa e resta nella memoria a lungo termine?
La capacità di stare attenti è la chiave del nostro apprendimento.
Attention is the Key.
Se perdiamo il controllo della nostra attenzione, non rimaniamo “focused”, non impariamo nulla. Dimenticheremo già dopo qualche minuto, scalzati da una nuova mail con quelle foto di gattini che non possiamo non aprire subito.
A che serve apprendere qualcosa di nuovo?
Tanto abbiamo Google quando ci serve sapere cos’è una cosa, qualunque cosa.
Mozart, Michelangelo, Shakespeare, Picasso non avevano Google ma un grande controllo su ciò che imparavano e su ciò che poi si trasformava in opera di cultura da condividere con altre persone.
Imparare a pensare in maniera critica, anche con l’aiuto di internet.
Continuare sempre a imparare. Non lasciamo che faccia tutto un computer.
Troppo comodo non usare il cervello.
Internet è uno strumento potentissimo grazie al quale dobbiamo continuare ad imparare.
Ecco perché è bene, ogni tanto, rimanere unplugged e dedicarsi ad altro.
Tanto a sera le mail, i mi piace di Facebook, i retweet, le foto dei gattini ecc. saranno sempre là ad aspettarci.
(via)
Hai letto il saggio di Nicholas Carr “Internet ci rende stupidi?”…è un punto di riferimento su questo tema…