La tecnologia aiuta i prof
Dimenticavo di dirvi che sono stata intervistata nel numero di maggio/giugno 2012 della rivista Promozione Umana della Fondazione Promozione e Solidarietà Umana in uno speciale dedicato a SCUOLA E REALTÀ: l’istruzione di fronte alla scuola che cambia, tra internet e smartphone di Ottavio Repetti.
Interessante approfondimento sulla scuola tenuta a confrontarsi con questo mondo in costante cambiamento che non può non fare a meno di considerare il digitale e gli strumenti di comunicazione/connessione che gli studenti in primis hanno sempre in mano a prolungamento della loro stessa esistenza e relazione con il mondo che li circonda.
Queste le domande a cui prova a rispondere lo speciale SCUOLA E REALTA’:
Ha ancora senso una scuola di tipo nozionistico, quando le nozioni che vorremmo far loro studiare, i ragazzi le hanno letteralmente in tasca, ovvero nel cellulare?
E’ possibile interessare degli adolescenti a un tipo di insegnamento che non ha più legami con la loro realtà quotidiana?
Posto che il ruolo della scuola è imprescindibile, come dovrebbe cambiare quest’ultima per continuare a svolgere al meglio il proprio compito?
Don Chino Pezzoli nel primo articolo scrive che
Al tempo di internet e dell’alfabetizzazione che può arrivare ovunque, non ha senso una scuola che non educhi, non affini le sensibilità, non abitui a essere critici e selettivi nei confronti della valanga di stimoli che ci piovono addosso da ogni dove.
Secondo me, oramai lo sapete, la tecnologia aiuta i prof.
I docenti e gli educatori devono imparare a sfruttare le potenzialità della Rete e dei social network.
Ecco la mia intervista.
Promozione Umana Maggio 2012 – intervista a caterina policaro
Nelle pagine successive della rivista esperienze concrete e positive di uso delle tecnologie per fare didattica a scuola nei vari ordini e testimonianze di altri prof.
Infine, anche un articolo dedicato a cosa ne pensano i diretti interessati sull’uso di internet, tablet e computer a scuola: gli studenti. Chiedono uno “svecchiamento” della classica lezione frontale con l’uso dei nuovi strumenti, ovviamente. Chiedono anche servizi primari come il riscaldamento e la manutenzione delle strutture, prima di tutto, prima ancora dei tablet.
Una riflessione profonda scaturisce dai vari articoli dello speciale scuola di Promozione Umana:
Comunque vengano presentati i contenuti, devono poi essere studiati ed è
questo il problema.
Le tecnologie da sole miracoli non ne fanno. Lo studio richiede comunque impegno personale e applicazione, a prescindere dalla tecnologia che viene utilizzata per la trasmissione/condivisione della conoscenza.