Introduzione all’uso della LIM
Il 2 e 3 maggio 2012 sono stata invitata dal Dirigente Scolastico presso l’Istituto Comprensivo di Fabrizia (VV). Obiettivo: spiegare ai colleghi docenti dei tre ordini di scuola (infanzia, elementare e media) come cominciare a utilizzare la LIM Interwrite Touchboard che possiedono.
In questo piccolo comprensorio di montagna delle Serre Calabresi (per capirci, dista almeno un’ora e un quarto da Vibo Valentia, nell’entroterra) la scuola si è dotata di almeno una LIM e i docenti desiderano comprendere come si usa, cosa si può fare, come utilizzarla nelle classi ecc.
Livello delle competenze possedute dai colleghi/e: computer e internet per uso personale diffuso, nella didattica molto meno.
Il mio approccio, quando mi trovo a fare questo tipo di formazione ai colleghi, è sempre quello di esordire dicendo “Almeno cominciate ad accenderla e proiettare qualcosa!”
Il resto verrà. Con il software e lo schermo interattivo, poi, bisogna prenderci la mano. Quindi provare a fare cose e riprovare.
I software delle LIM sono stati pensati proprio per ricreare lo strumento che tutti i docenti usano da sempre, la lavagna, e le sue funzionalità. Non serve neanche essere esperti di uso del computer, non c’è nulla di troppo tecnico nelle funzioni principali (penna, cancellino, disegna forme, riconoscimento scrittura ecc.)
La LIM, da sola, miracoli in classe non ne fa. Il materiale didattico multimediale e interattivo va preparato dal docente secondo i suoi obiettivi didattici e la sua metodologia: questo è il vero lavoro, pensare a “digitalizzare” i contenuti e i materiali, come presentarli e come “agire” con essi. Usare la LIM agevola poi l’elaborazione, il riuso, la distribuzione, la manipolazione ecc.
Non più lavagne scritte con il gesso e cancellate al suono della campanella ma schermate di contenuti pronti ad essere riaperti l’indomani e ricominciare la lezione nel punto in cui si è interrotta. Quanto tempo risparmiato e meglio utilizzato, così.
Approfittare del materiale che la rete offre, preparato da altri prof che li mettono a disposizione nei loro siti e blog, ad esempio. Prendere spunto per organizzare il proprio materiale didattico. Il bello di Internet e della condivisione di conoscenza.
Questa la presentazione che ho utilizzato:
Questo l’articolo uscito su CalabriaOra del 5 maggio 2012 (eh già, l’innovazione a scuola in un piccolo paese dell’entroterra Calabrese fa notizia!):