Che io sappia…
In merito alla questione sospensione attività didattiche a Roma da parte del Sindaco Alemanno, c’è qualcosa che non quadra. Chi lavora nella scuola dovrebbe aver già fatto la stessa riflessione che sto facendo io.
Il Sindaco e il Prefetto decidono la chiusura delle scuole (e degli uffici).
Chiusura. Gli alunni non devono andare a scuola. I genitori non ce li possono portare. Anche il personale non lavora.
Il Dirigente Scolastico decide la sospensione delle attività scolastiche (nel suo Istituto).
In caso di SOSPENSIONE delle attività scolastiche, sempre il Dirigente Scolastico (nel suo solo Istituto) stabilisce il contingente, tra il personale, che deve assicurare i servizi essenziali a scuola.
Cioè, attraverso una circolare del Dirigente, stabilisce quanti e chi, tra il personale, deve garantire i servizi minimi (in presenza di minori, ovviamente, mica per altri motivi).
Volendo fare anche il pelo, il servizio essenziale riguarda il personale ATA. Personale docente ed educativo coinvolto solo se l’Istituto, la scuola, è un Convitto Nazionale / Educandato (ergo gli alunni ci mangiano e ci dormono e quindi, in caso di neve, in caso di sciopero, possono non poter rientrare a casa, non possono essere messi in mezzo ad una strada, essendo minori).
Mi chiedevo, dato che sindaco + prefetto sono quelli che CHIUDONO le scuole, mentre i Dirigenti Scolastici sono quelli che SOSPENDONO le attività didattiche nelle singole scuole (non viceversa), Alemanno come ha potuto sospendere l’attività didattica lasciando le scuole aperte?
Ha in pratica deciso che gli alunni erano giustificati se non ci andavano, mentre i prof dovevano garantire l’apertura e il servizio…metti caso un genitore non sapeva dove parcheggiarli.
Nella singola scuola il Dirigente ha diramato la sua bella circolare con i servizi essenziali? Si? No? Perché ad attività didattica sospesa, non lavorano tutti, ma solo quelli designati per i servizi minimi.
Che io sappia. Magari non conosco tutta la normativa. Metto le mani avanti.
Oppure:
Caso a) se il sindaco non ha chiuso le scuole e se ogni dirigente scolastico della Capitale non ha sospeso le lezioni, le scuole a Roma erano regolarmente aperte
Caso b) a Roma qualcuno ha commesso un abuso di potere
Vi devo citare articoli, CCNL e normativa o siete in grado di googlare da soli? 😉
PS nelle 2 ordinanze (una e due) si parla sia di sospensione che di chiusura. Alemà…deciditi eh
Aggiornamento: mi pareva strano che i Presidi non avessero detto nulla…
Il sindaco Alemanno prima e i media poi, ignari della normativa inerente, hanno creato una gran confusione. Il sindaco nell’ambito del territorio comunale è la massima autorità dello stato e può decidere di tenere chiuse le scuole. Sono chiuse per tutti, nessuno escluso. Alunni, personale docente e non docente, definito Ata (Ausiliario-Tecnico-Amministrativo). Non è in alcun modo possibile, come è stato nel caso della città di Roma, dire che sono sospese le attività didattiche e tenere le scuole aperte per altre attività(la sospensione dell’attività didattica non la decide il sindaco, bensì il dirigente scolastico e sopra di lui a livello gerarchico gli uffici scolastici regionali con i rispettivi calendari scolastici regionali). A livello provinciale invece è il prefetto che può decidere di tenere chiuse tutte le scuole nell’ambito di una provincia e comunica ciò a tutti i sindaci. Purtroppo in Italia riescono a rendere oscure anche le norme più semplici. E i disagi patiti dai cittadini non troveranno un colpevole per il classico scaricabarile, tanto caro alle nostre istituzioni.
Grazie Giovanni esatto é così e nel caso di Roma c’è stata tantissima confusione
E una buona misura di prudenza.
Ciao Miriam, dato che non è la prima volta che commenti, linkando sempre quel sito di macchine…
approfitto per dirti questo:
ti approvo il commento ma ti tolgo il link. Il SEO lo vai a fare altrove. Non me ne volere (lo so mi hai trovato in quella lista di blog nofollow free su cui commentare per avere page rank, lo so, lo so…)
simpaticamente…catepol