La tecnologia è solo uno strumento…
Immagino stormi di insegnanti, in depressione digitale, buttarsi dal tetto della scuola. Non dopo di aver preso a calci nel … tanti imbonitori e commercianti ed avergli tirato addosso le loro lim, i loro laptop, i loro iPad, i loro ebook ed i loro reader….
Quelli che sopravviveranno alla depressione post-digitale riprenderanno a sedersi accanto ai loro studenti e riprenderanno ad ascoltarli e a pensare a quali strategie didattiche utilizzare per aiutarli ad apprendere. Riprenderanno ad assumere sulle proprie spalle la responsabilità dei risultati senza più pensare alla scorciatoia tecnologica.
Usando, perchè no, anche le tecnologie. Ma non perchè parlano il loro linguaggio o per farli divertire o per combattere la noia o il disinteresse per una didattica priva di senso. E, magari, le useranno per aiutare gli studenti a pensare meglio, a ragionare, ad articolare il pensiero, a riflettere, a collaborare, a costruire, a rappresentare ciò che sanno ….
via Ci hanno fregati e sono diventati trasparenti « Apprendere (con e senza le tecnologie).
Quanto hai ragione. nel rapporto con gli studenti spesso mi capitava di pensare di essere molto meno esperta di loro e quindi di dare per scontato che non solo loro utilizzino tutti gli strumenti a disposizione, ma che ci abbiano pure riflettuto sopra. Come se fosse un fatto del tutto naturale. Invece ho scoperto, con molta ingenuità, che sì hanno il loro account (o più di uno) su FB e poco altro. E quello che io posto in rete su aulaweb, sul sito di facoltà ecc. per loro conta ben poco. Hanno bisogno di vedermi, di avere le risposte di quello che mi chiedono via mail, perché a voce no, le domande non riescono a farle.