Diventare Cittadini Digitali
Di ritorno da qualche giorno a Venezia dove, su invito dell’Istituto Giovanni Paolo I e di Don Natalino Bonazza, ho tenuto ben tre interventi consecutivi sul “Diventare Cittadini Digitali”
Il primo incontro con gli studenti delle scuole superiori del Giovanni Paolo I, del San Marco di Mestre e del Santa Caterina. 3 ore con 250 studenti tra i 14 e i 18 anni a parlar di nativi digitali, web 2.0, social network, Facebook, consapevolezza, privacy, varie ed eventuali.
Intervento seminariale, interazione da me tentata con i ragazzi in tanti momenti con domande e provocazioni, ma ovviamente poca, visti i numeri dei partecipanti in sala. Mi sono sicuramente stati ad ascoltare, alcuni hanno posto domande e quesiti interessanti. Un dato statistico: su 250 giusto 2 o 3 non hanno Facebook, di solito perchè i genitori non vogliono che lo abbiano. Computer in casa e internet praticamente presente per tutti, telefonino che può accedere anche al web, anche.
Queste le slide dell’intervento.
Al pomeriggio un altro incontro con genitori, docenti ed educatori. La tematica la stessa, l’attenzione però rivolta agli adulti che si trovano ad affrontare nuove sfide educative e a dover comprendere il mondo dei social network e di internet in cui i figli sono immersi.
Queste le slide utilizzate con gli adulti. Molte le domande, molte le paure dei genitori. Un modo quasi sconosciuto che non si può invece ignorare, dal momento che è parte integrante della quotidianità dei ragazzi. Ho consigliato e consiglio di avvicinarsi a loro, di parlarne, come si parlerebbe di qualsiasi altro momento della loro vita.
Non è vietando i social network che li tengono lontani dai pericoli.
La mattinata successiva dedicata alla scuola media. 5 ore, 5 a parlare ininterrottamente, a turno, con tutte le classi. La prova più lunga ma anche la più divertente. L’interazione con gruppi più piccoli è molto più immediata e diretta. Quelli di prima media, poi, mi hanno praticamente sommerso di domande: da Facebook alla PSP passando per l’ipod e per i siti dei giochi. Insomma mi hanno preso letteralmente per l’esperta delle cose di internet e di tutto il loro mondo.
Un dato statistico anche qui: la maggior parte dei ragazzi delle medie è su Facebook con l’età truccata, non avendo 13 anni. Non tutti, ad alcuni i genitori lo vietano. Hanno comunque quasi tutti telefonini di ultima generazione in mano, sanno che si può andare anche sul web coi telefonini. Fanno a gara a chi ha più amici. Considerano sfigato chi ne ha pochi, diventi il loro mito quando gli dici che tu, di amici su Facebook, ne hai 2000 e passa…
Queste le slide.
Rimango in attesa dei feedback dei vari interventi da parte di ragazzi e prof per sapere se quanto ho raccontato loro è stato utile per acquisire maggiore consapevolezza sulla rete abitata e non solo utilizzata.
Molto interessante.
Ottimo lavoro, Caterina.
Quindi, se ho capito bene, erano presenti 250 studenti? Neanche pochi, dai.