Come è cambiata la privacy in Facebook
Kurt Opsahl pubblica in una sorta di timeline i cambiamenti dei testi relativi alla gestione della privacy su Facebook.
A leggere uno dopo l’altro il testo di questi cambiamenti, dove va a parare Facebook è molto chiaro. Facebook inizialmente monetizzava a partire dal nucleo iniziale di utenti iscritti al social network (studenti di college e università, in rete tra loro) offrendo un controllo semplice ma allo stesso tempo potente sulle informazioni personali. Essendo diventato sempre più popolato e con numeri utenti impressionanti, Facebook anzichè scegliere di mantenere gli stessi controlli sulla privacy o di potenziarli, decide per quello che può portare maggiori guadagni ovviamente a Facebook stesso: pubblicità e business partners. Per cui il controllo delle informazioni personali è diventato via via più limitato lato utente; diminuiscono le opzioni per controllare la propria privacy.
Matt Mckeon diffonde una animazione per immagini attraverso la quale prova a spiegare come è cambiata la privacy degli utenti su Facebook negli anni:
Nel 2005:
(tratta da http://mattmckeon.com/facebook-privacy/)
Nel 2006:
(tratta da http://mattmckeon.com/facebook-privacy/)
Nel 2007:
(tratta da http://mattmckeon.com/facebook-privacy/)
Nel novembre 2009:
(tratta da http://mattmckeon.com/facebook-privacy/)
Nel dicembre 2009:
(tratta da http://mattmckeon.com/facebook-privacy/)
Nel 2010 (aprile):
(tratta da http://mattmckeon.com/facebook-privacy/)
Il blu che si allarga sono le impostazioni relative che l’utente perde.
In pratica, possiamo affermare che quasi chiunque al mondo ha oramai un profilo Facebook. Nel tempo è cambiata (in peggio) la possibilità per gli utenti di controllare e gestire la propria privacy e i propri dati/contenuti diffusi attraverso Facebook e condivisi con i propri contatti.
All’inizio, i primi anni di Facebook, l’utente poteva impedire la visibilità delle proprie informazioni personali solo ai propri amici oppure ad amici + amici degli amici (che erano una rete di appartenenza, scuola o università).
Negli ultimi due anni, le opzioni di privacy previste di default riguardanti le informazioni personali di Facebook che un utente condivide sono diventate molto più permissive ed a maglia larga. E’ cambiato il modo in cui le informazioni vengono classificate, da parte di Facebook, è cambiato così tante volte tanto da confondere gli utenti stessi.
E’ oramai chiaro che Facebook vuole monetizzare il social graph degli utenti, le loro relazioni sia personali che con prodotti e preferenze di vario genere: Facebook è infatti un enorme database di dati e link che, riguardo ad un singolo utente, coprono praticamente tutto della sua vita, dal dove si vive ai film preferiti, passando per (last but not least) le relazioni con le persone in cui abbiamo più fiducia (che sono quelle con cui, attraverso Facebook, condividiamo molto di noi).
Quali sono i dati degli utenti che Facebook gestisce praticamente come se fossero suoi?
Anche il sistema di classificazione dei dati personali di un utente è cambiato molto in Facebook. Questi dati possiamo classificarli così:
- Likes/Mi piace: una persona, un gruppo musicale, un film, una pagina web e qualunque altro oggetto sotto il quale in Facebook troviamo il bottone “like”, mi piace. I “Like” sono apparsi sotto gli aggiornamenti di status, ma ora praticamente sono sotto ogni oggetto aggregabile in Facebook. Ora son diventati “Connection”, Connessioni.
- Nome, Foto: Facebook è nato per metterci Nome, Cognome e faccia.
- Dati Demografici: Età, sesso, compleanno e tutte le informazioni di base e personali che possiamo condividere a contorno e completamento del nostro profilo.
- Dati Aggiuntivi sul Profilo: i componenti della nostra famiglia, la città in cui viviamo, il posto dove siamo nati, il credo religioso, gli autori preferiti, le scuole frequentate ecc. Tutto ciò che può essere elencato, che ci riguarda, e che, soprattutto, ci mette in relazione con altre persone con cui condividiamo queste informazioni ed esperienze di vita, aggregandole al nostro profilo.
- Friends/Amici: tutte le persone a cui chiediamo (o accettiamo la loro) amicizia. Tutte le persone a cui colleghiamo il nostro account Facebook.
- Networks/Reti: Le reti personali che impostiamo su Facebook (ad esempio colleghi, università frequentata, aziende, ecc.)
- Post in Bacheca & Foto: Quanto scriviamo e condividiamo sulla nostra bacheca (e su quella altrui), le foto che inseriamo nei nostri album, le foto in cui veniamo taggati.
La rete in Facebook non è solo la nostra rete di contatti, ma quella degli amici, degli amici degli amici, o anche “Tutti” se decidiamo di lasciare aperte a tutti gli iscritti Facebook alcune delle impostazioni. Anzi, diciamo meglio, fino a che non ci accorgiamo che di default quello che postiamo va a “Tutti” e di conseguenza decidiamo di limitare a “Amici” oppure a “Amici degli amici”.
Fondamentalmente (guardate l’immagine relativa al 2010) oramai in facebook, a livello di impostazioni di privacy, siamo liberi di decidere SOLO di limitare i post in bacheca e le foto. SOLO.
Meditiamo, gente, meditiamo.
[…] La guerra si combatte a suon di segnalazioni. Centinaia di segnalazioni su contenuti altrui. La causa di questa guerra civile? Il fatto che Facebook abbia reso pubbliche informazioni condivise che prima non lo erano. Per cui realmente ogni utente si fa i fatti degli altri, fino a conoscere i reali orientamenti religiosi e politici e molto, molto altro. Alla faccia della privacy. […]
@bruce quindi? quello l’ho scritto io. Tu che aggiungi?