Conosci il tuo Friendfeed
A valle del post sul lifestream di Friendfeed che può essere (inavvertitamente?) prelevato ed esportato altrove da un altro utente, segnalo il dettagliatissimo post di Roberto sull’utilizzo di Friendfeed veicolato da applicazioni esterne a Friendfeed stesso.
Utilissima e chiarissima la tabella in cui Roberto illustra tutti i possibili feed visibili dal proprio account Friendfeed, aggregabili da un utente. Chiara nell’esplicitare cosa è dell’utente, cosa è di tutti, cosa è pubblico e cosa è privato.
Un bel groviglio di feed, dentro Friendfeed.
Un feed, una volta visibile ad un utente, è anche prelevabile ed utilizzabile da applicazioni esterne e/o pure manipolabile. E’ giusto però ricordare che divulgare contenuti “privati” senza il consenso dell’interessato non è pratica corretta e che chi lo fa, anche inavvertitamente o per errore materiale, ha delle responsabilità. Questo era infatti il punto su cui focalizzavo il post.
Il discorso sul presunto bug di Friendfeed diventa un discorso sulla consapevolezza d’uso degli utenti. Un po’ come accade per Facebook. E’ l’utente che deve conoscere lo strumento che utilizza.
In nessun caso può essere un far west dove faccio quello che mi pare. La mia libertà finisce sempre dove inizia quella degli altri.
Quindi, innanzitutto, mi correggo rispetto al post precedente: non è Friendfeed che ha un BUG. Semplicemente Friendfeed funziona così, sta a noi saperlo, informarci, verificare se quello che vogliamo farci è consentito o meno, tenendo sempre conto che il nostro account è inserito in una rete sociale e che alcuni nostri comportamenti possono arrecare danno, pur nella buona fede della condivisione.
Friendfeed prevede la possibilità di avere un account privato, l’utente che lo sceglie ha i suoi buoni motivi che si sintetizzano in due principali: a) nulla finirà nei motori di ricerca (se non i commenti in thread pubblici di utenti con account pubblico), b) controllo maggiore su chi decide di seguire l’account (possibilità di non accettare utenti indesiderati, bot, spammer, ecc.). Aggiungo: seguire le conversazioni con meno dispersioni in rivoli che non sono poi produttivi se si disperdono in mille altri modi, replicate e ripetute.
Visti i miei “numeri” sui Social Network, mi si chiedeva perchè mettere il lucchetto se poi dò le chiavi a tutti. A parte che non è vero il concetto di darle a tutti.
La metafora giusta è, secondo me, questa: tu bussi alla mia porta, io decido se aprire o meno. Non ti dò le chiavi quando apro, ti faccio solo entrare in casa mia. Casa dalla quale ti posso anche fare uscire quando voglio. In casa mia sei libero di accedere, perchè io ti faccio entrare, perchè io ti apro la porta. Ricordati di pulire le scarpe sullo zerbino, come faresti entrando in casa d’altri. Entrare non vuol dire poi, ovviamente, fare quello che ti pare in casa mia, come in casa altrui. Lo faresti nella vita reale?
Allora mi si è obiettato che: “Fatto entrare qualcuno in casa tua, come gli impedisci di portarsi via l’argenteria? Risposta: non puoi, l’unica possibilità è nasconderla anche a chi entra in casa tua, soprattutto se parliamo di “più di 4000 persone tra twitter e FF”!”
Siamo matti? E le regole del vivere civile (che non ho inventato io)?
Fatto entrare qualcuno in casa mia, sapendo chi è visto che sono io a decidere difare entrare, se si porta via l’argenteria, trova sotto ad aspettarlo la volante del 113. Perchè ha portato via un pezzo di argenteria da una casa privata (anche se ha avuto il permesso di entrare direttamente dalla padrona di casa). Fosse pure la cornice d’argento orribile di zia Genoveffa, sta portando via un oggetto da una casa privata.
Lo faresti nella vita reale, entrando in casa d’altri? Approfitteresti così?
Perchè dovresti farlo online? Cosa cambia? La protezione effimera dell’anonimato di un nickname, dello schermetto del computer?
Un utente che mette il feed che vede sotto “Le mie discussioni” di Friendfeed su un altro social network deve sapere che, grazie a quel feed, aggrega fuori dal luogo in cui solo il suo account può vederli, contenuti comprendenti i suoi messaggi diretti, contenuti di altri magari privati, a cui è stato dato l’accesso perchè possano essere visionati solo dentro il contenitore in cui si trovano (ripeto, l’account privato è privato proprio perchè mantiene i contenuti solo nel contenitore e non li dà in pasto ai motori di ricerca).
Ernesto nei commenti ha precisato che:
“E’ onere dell’utente capire e verificare il funzionamento degli strumenti che utilizza (software, servizi on line, social networks, ecc) ed è suo dovere evitare di danneggiare in qualsiasi modo i diritti e gli interessi di altri soggetti.
In questo caso, oltre alla paternità dei contenuti (compresa la libertà di deciderne le sorti e la diffusione) c’è anche il profilo legato alla riservatezza dei dati personali (c.d. “privacy”) che è sicuramente leso da una diffusione non autorizzata del tuo lifestream (privato, tra l’altro).”
Occorre conoscere lo strumento che si usa.
Pertanto, riassumiamo in maniera utile.
Come si vede in questo screenshot “Le mie discussioni” si trovano nel menù laterale dell’account Friendfeed, e, ovviamente, lo vedo io come utente Friendfeed del mio account. Se io prendo quel feed che vedo solo io, in quel feed passano sia i DM che ricevo, sia i miei thread (di me utente dell’account, commentati e/o a cui ho messo LIKE), sia i thread degli account che seguo (commentati e/o a cui ho messo LIKE) che si trovano in quella che è la categoria “Home” del mio Friendfeed (nella quale sono io utente che posso decidere di tenere tutti quelli che seguo, o solo alcuni selezionati).
Quindi se io prendo quel feed che vedo solo io e lo metto in circolo da qualche parte…
Quel feed è il modo che Friendfeed concede ad ogni singolo utente di seguire le SUE conversazioni anche da feed reader o da applicazioni di terze parti. Ora voi capite che il feed è ad uso dello stesso utente. Mettere in giro quel feed…
Non verrebbe mai ad un utente di pubblicare i DM no? Ergo abbiate cura di quel feed delle mie discussioni. È ad uso dell’utente non della comunità. Infatti ogni utente può avere il suo. Per capirci meglio: sto parlando del feed associato all’icona in fondo alla pagina http://friendfeed.com/filter/discussions.
La differenza tra i feed è questa:
1) http://friendfeed.com/?auth=CHIAVE&format=atom
2) http://friendfeed.com/filter/discussions?auth=CHIAVE&format=ato
m
Il feed che troviamo sotto il Lettore di Feed a questa pagina di Friendfeed http://friendfeed.com/about/tools e quello de “le mie discussioni” si differenziano solo per un FILTER, un filtro.
Ma l’auth di ogni utente è uguale ed è la sua.
Quindi ogni utente vede il SUO feed e quanto in esso è contenuto.
Friendfeed lo precisa anche a chi non sa, mettendo il primo sotto un titolo grande così: Accedi al tuo FriendFeed. (quindi sono MODI DI ACCEDERE AL PROPRIO FRIENDFEED ed a tutto quello che l’utente può vedere da dentro il suo FRIENDFEED)
Il secondo feed lo mette sotto il menù che ogni singolo utente vede. E solo lui.
La differenza tra i due feed qual è?
Questo http://friendfeed.com/filter/discussions?auth=CHIAVE&format=ato
m contiene:
– conversazioni proprie dell’utente dove l’utente ha messo Like o commentato
– conversazioni private
– conversazioni di altri utenti che l’utente segue in cui l’utente ha messo like o commentato
Quello a partire da
http://friendfeed.com/about/tools (che, ripeto fino alla noia, è PROPRIO DELL’UTENTE che lo vede, perchè è un MODO per ACCEDERE AL PROPRIO FRIENDFEED con altri strumenti)
Contiene
– tutte le conversazioni dell’utente
-tutte i thread degli utenti che quell’utente segue
– conversazioni proprie dell’utente dove l’utente ha messo Like o commentato
– conversazioni private
– conversazioni di altri utenti che l’utente segue in cui l’utente ha messo like
Ecco, avete ancora dubbi su come funzionano questi feed di Freiendfeed? E soprattutto vi è chiaro cosa contengono e quindi cosa può accadere se, anzichè aggregarli un un lettore di feed (sempre ad uso privato dell’utente), vengono aggregati in altri luoghi o social network ed esposti al pubblico?
I commenti sono aperti per le domande.
Bel post, interessante, fa riflettere.
GRAZIE