Disequazioni for Dummies
Ma chi me lo doveva dire? A sottotitolo di questo post.
Mi perdonino i matematici, gli ingegneri, coloro i quali – già vi vedo – storceranno la bocca, si morderanno il labbro, pronti a urlare “Noooooooo, sacrilegio”. State buoni, l’obiettivo lo dichiaro subito: mi tocca spiegare come se avessero 8 anni, possibilmente rendere meccanico qualcosa di logico, possibilmente mettere in condizione i miei “diversamenteclienti” di risolverne qualcuna semplice semplice. Non di svolgerle al 100% sapendo esattamente dove si va a parare e cosa, matematicamente parlando, riserverà loro il futuro.
Mi son già, precedentemente, arrovellata creativamente a spiegare le equazioni di primo grado, palla al centro e ci riuscimmo.
Metodo impeccabile valido tutt’oggi che affrontiamo la maggior complessità di quelle di secondo grado, tanto che oramai è curiosità pura per il mio cliente n. 1: “Se c’è 2 sopra la X abbiamo 2 soluzioni” (perdonatemi perdonatemi perdonatemi questo spiegare con linguaggio non appropriato alla disciplina), la testolina mi dice “allora io metto 3 sopra e ne voglio 3 di soluzioni, le voglio fare difficili” ed io a riprenderlo che no, già son complesse queste col 2 sopra, c’è ancora il Delta da affrontare creativamente, per tornare nei ranghi.
Se il pensiero astratto è carente, se cognitivamente ci sono dei limiti, in qualche modo gli ostacoli vanno aggirati. E anche il Delta sarà nostro amico, promesso!
Ma tu non insegnavi inglese una volta, si chiederanno i miei 10 lettori.
Certo, la classe di concorso è quella, grazie all’abilitazione sto sul lato della medaglia chiamato “Sostegno”, in teoria il mio ambito è quello Linguistico, in pratica la realtà ti porta ad esperienze didattiche che variano caso per caso e non hai materialmente il tempo e il modo di scusarti e dire “Ah no, matematica non mi compete” se la programmazione differenziata prevede che si agisca anche su quelle piccole competenze cognitive, per potenziarle, quando presenti. Quindi: “Ah si, matematica, anche, mi compete”. (Menomale che ho fatto lo scientifico, menomale che ho fatto lo scientifico, menomale che ho fatto lo scientifico…è diventato il mio mantra.)
Con il cliente n. 2 (caso cognitivamente e fisicamente diversissimo dall’altro, per alcuni tratti in negativo, per altri molto meno) siamo giunti alle disequazioni. Siamo più avanti col programma, si direbbe in gergo.
Nulla di creativo qui, per ora. Che ci può essere di creativo in un Delta che una volta è maggiore di zero, una volta è uguale e una volta è minore. I casi sono quelli. La parabola tocca in due punti, oppure in uno solo, oppure non tocca mai. La parabola sta sempre sopra, perchè c’è il trucchetto per ritornare ad avere “a” maggiore di zero. La parabola, dopotutto, è spiegare un concetto difficile con uno più semplice e magari dare un insegnamento morale.E l’insegnamento morale, nel nostro caso, è : “Dai che ce la possiamo fare, testolina!”
Insomma lo specchietto della spiegazione della risoluzione delle disequazioni, come lo fai, lo fai, queste cose deve contenere.
Solo che, l’obiettivo è sempre quello: spiegartelo come se avessi 8 anni, possibilmente renderti meccanico qualcosa di logico, possibilmente metterti in condizione di risolverne qualcuna semplice semplice. Non di svolgerle al 100% sapendo esattamente dove si va a parare.
Obiettivo minimo si chiama. Anzi no, hanno cambiato la dicitura, adesso parliamo di raggiungimento dei livelli minimi di sufficienza. Mio compito è inventarmi qualunque metodologia per farteli raggiungere o almeno poter dire “Ci abbiamo provato”.
Ho sempre la creatività dalla mia e le mie penne colorate, no?
L’ennesimo specchietto con la spiegazione delle Disequazioni contiene tutto quello che devi sapere. L’ennesimo specchietto, frutto del lavoro e della pazienza che neanche al liceo quando toccava a me essere interrogata su queste cose. Le disequazioni for Dummies.
Le disequazioni in PDF direttamente dal quaderno all’iphone, passando per l’applicazione ScannerPro (Link AppStore) che, dopo questa laboriosa e colorata elaborazione, mi meritavo sia il momento geek “Ma quanto è figa la profe con l’iphone”, sia la conservazione del capolavoro per il successivo ri-uso col cliente n. 2. Che, secondo voi, mi rimetto a riscrivere il tutto un’altra volta, quando servirà? Seee… i learning object vanno riutilizzati. Adattati, magari, ma riutilizzati sempre!
Le Disequazioni for Dummies:
Anche l’ingegner husband ha approvato ed applaudito. Ma chi me lo doveva dire?
Ottimo post (ce ne vorrebbero di post così), ma riscrivi il documento in latex o alla peggio con equation editor di word e poi trasformalo in pdf.
Così non si può vedere! 😛
@napolux lo so che non si può vedere ma è frutto di un lavorone 🙂 certo magari ora con calma lo riscrivo al computer… per quello che serve a me (ecco perchè me lo sono salvato dall’iphone) è perfetto 🙂 e ti assicuro utilissimo. Grazie del passaggio