Galateo 2.0: tatuatevelo nella zucca
Esiste, secondo me solo il vincolo della decenza di linguaggio e di pensiero, della legalità, del non offendere, denigrare, calunniare (e tutte quelle cose previste dalla costituzione, per capirci), del non violare la libertà altrui:
“La mia libertà (anche di parola e di opinione) finisce dove comincia la tua”…
Tutte quelle cose che nella real life non faremmo, condanneremmo, additeremmo come immorali…ecco quelle vanno evitate anche in rete, sul blog come su Twitter. Per il resto massima libertà di cazzeggiare, di condividere, di scrivere cose più o meno interessanti o anche solo la lista della spesa o che ci stamo lavando i denti o che facciamo la pupù.
(catepol)
(foto di catepol)
Siccome mi spiace che nel post precedente ci siano stati “fraintendimenti”.
Siccome dovrebbero esser stati chiariti.
Siccome mi piace esser chiara.
Siccome lo avevo già scritto, lo ridico.
Ecco: non ci addentriamo con le parole in sentieri sacri per altri…anche se è facile e non c’è nessuno che ci guarda.
Sono completamente d’accordo con te.
E se pochi, malpensanti hanno dovuto sputare le loro solite sentenze da novelli messia, beh, non prendertela.
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