International dinner in Florence
Metti una serata piacevole a Firenze per clima mite e voglia di passarla tra noi. Metti che chiedi su Twitter e su Plurk dove andare a mangiare. Metti che i due sondaggi ti mandino da Il Latini (ma anche la Lonely Planet, se proprio vogliamo essere precisi e citare tutte le fonti utilizzate). Metti che il locale storico fiorentino dove mangiar toscano sia veramente carino e impostato alla socializzazione per scelta (o per mancanza di spazio, non so).
Insomma, metti che “ti obbligano” a condividere un tavolo da sei pensato per tre coppie. Conosco gente che in questi casi scappa a gambe levate. Invece, in altri posti dove questo è accaduto (tra cui la polentonissima Milano, mica solo al Sud Italia, oppure in Australia, oppure a Praga), la situazione “tavolata” ci ha visto sempre a nostro agio, perchè ti permette, se va bene, di conversare piacevolmente e conoscere nuova gente. E così è stato. E la serata romantica a due diveniva una piacevole cena social & international a sei.
Il dover poi condividere con la tavolata il cestino del pane centrale, la bottiglia di vino della casa in dotazione del tavolo e l’olio extravergine d’oliva, ha poi aiutato alquanto. Chi social nasce, ha solo bisogno di una scusa per chiacchierare. E noi modestamente lo nacquimo! E definirci chiacchieroni poi è un eufemismo, riuscendolo a fare in Italiano, in Inglese, in Francese e a volte anche in Spagnolo…
Com’è come non è ci siam ritrovati al tavolo da 6 seduti accanto ad una coppia di americani e due sorelle di Hong Kong. Rompe il ghiaccio il mio vicino, l’americano. In realtà rompe il ghiaccio la sottoscritta, inserendosi nei commenti della coppia US sul terribile pane non salato toscano in attesa dell’arrivo degli affettati e della ribollita. Grande assist di husband per dare avvio alla conversazione…
Il vino il pane, quattro risate, i complimenti per il mio Good English, di dove siete, cosa fate, la prima volta in Italia, dove state in albergo, che vino comprare, dove comprare l’olio, cosa mangiare di tipico, i consigli degli italianissimi catepol & husband, visitate siena, e pisa e lucca se ce la fate, cosa beviamo tradizionalmente di più, cosa mangiamo di tipico, abitudini, curiosità, il pacchetto di viaggio compressissimo “15 giorni tutta Europa” delle due coppie di nuovi amici che scoprono di avere lo stesso itinerario, i racconti dei nostri rispettivi viaggi intorno al mondo, l’Australia posto più lontano del mondo sia per noi europei che per gli americani, invidia per le sorelline di Honk Kong che l’Australia ce l’hanno a 4 ore di volo, tant’è che ci hanno fatto l’università…le foto, si dobbiamo farci la foto tutti insieme, i sorrisi, l’aspettare che la tavolata, che aveva ordinato cose diverse in momenti diversi finisse, la grappa, il quantitativo di alchool altissimo dei liqueurs italiani, ma come fate a bere tranquillamente e scolarvi tutto il bicchierozzo di amaro, ah It’s digestive?, tipico degli italiani fare caffè e ammazza caffè (tradotto da husband rigorosamente con To kill the coffee), se passate dagli US fateci sapere, of course dai perchè non venite ad Honk Kong…
Una wedding planner e un broadcaster US con una Interior designer e una consultant in Human Resources di Hong Kong con teacher catepol & engineer husband in un Inglese che scorreva a fiumi un po’ come il vinello della casa…non ce ne volevamo andare più poi ci siam salutati, non prima di aver chiesto alla proprietaria di farci foto con le tre digitali a disposizione e per non far foto uguali ad ogni scatto abbiamo scomposto e ricomposto le coppie.
Ora scusate, vado ad inviare le mie via mail ai nostri nuovi amici internazionali.
Prima di tutto: peccato che non siamo riusciti a vederci a FI, ero in tutt’altro posto..
….Però l’apprezzamento negativo sul pane toscano proprio non me l’aspettavo, da te!!! 🙂