The Twitter family
Usare Twitter in famiglia, per tenersi in contatto? Why not?
Due storie : Twitter – The cyber-family connection e If you can’t let go, Twitter. Abbiamo oramai tutti a disposizione almeno un telefonino no?
Nella prima storia: come coinvolgere genitori e sorelle ad usare Twitter per tenersi in contatto, soprattutto quando ogni componente della famiglia gira il mondo per lavoro o per diletto. Tentativo a quanto pare, riuscito! Problema familiare risolto, tutti sanno chi sta facendo cosa, ovunque si trovi e grazie a messaggi di 140 caratteri inviati contemporaneamente (piuttosto che dover mandare un singolo SMS ad ognuno dei familiari per dire: "Aereo atterrato" o cose del genere.) Tutti possono chiedere e avere aggiornamenti dagli altri e seguirne le sorti via Twitter senza doversi ogni volta telefonare a vicenda.
Nella seconda,dall’embematico titolo "Se non vuoi lasciarli andare, Twitta" leggiamo, invece, un tentativo di coinvolgere il menage familiare e i figli adolescenti con Twitter per tenersi in contatot durante il giorno, per organizzare la cena ecc.. Ma qui sono i figli a suggerire alla mamma geek che, forse, non hanno nessuna voglia di raccontarle dove sono e cosa fanno durante il giorno, nè di sapere cosa sta facendo lei. Se lo possono poi dire di persona no? E il telefonino, i messaggi, i contatti sono cose loro private, dove non dovrebbero entrare i genitori in questo modo invadente.
Due approcci diversi. Due storie divertenti. (L’idea di utilizzare Twitter con piccoli gruppi in questo modo però non è male, non trovate?)
Non è una cattiva idea… 🙂 Io, però, ho convinto a malapena mia madre a usare MSN – figuriamoci a farle aprire un account per Jabber/GTalk… -, quindi la vedo "dura"… :
Mia madre ha MSN dal computer dell’ufficio, non ‘ho convinta, glielo ho messo, fatot il suo account, inserito me e uno dei miei due fratelli tra i contatti (il secondo fratello è tecnologicamente peggio di mia madre e ho detot tutto) e le ho spiegato che quando ci vede "verdi" può chattare con noi. Punto.
Ogni tanto lo fa.
Diciamo che starebbe a noi predisporre tutto per tutti. Ai familiari dare le istruzioni finali.
E’ più facile, meno snervante. L’istruzione finale è quella che sicuramente sanno fare. E cominciare a testare.
Fantasia?
In effetti c’è qualche controindicazione. Non è detto che uno voglia far sapere alla ristretta cerchia familiare cosa si fa e cosa di pensa ad ogni minuto.
Una particolarità dei social network è che si usano preferibilmente per stare in contatto con una maggioranza di sconosciuti.
Mia madre su Twitter?Noooooo!Impossibile e non auspicabile!
Ci ho provato in famiglia.
Mi hanno detto se sono matto!
trovo la cosa molto interessante. ma quella che più mi impressiona, è la voce elettronica che legge il tuo post 🙂
Twitter non l’ho provato e, a prima vista, non mi sembra così interessante per quello che è il mio approccio con la privacy.Invece Msn è diventato un pilastro delle comunicazioni fra me e tutta la mia famiglia (grandi e piccini).