No alla violenza sulle donne e niente mimose per me
E non solo l’8 marzo. La violenza sulle donne accade ogni giorno. La campagna di sensibilizzazione di Donna Moderna è un segno. C’è chi non ha il coraggio di parlare e si porta dietro segreti di violenza perpetrati anche tra le mura domestiche, dalle persone che in teoria dovrebbero voler bene, e invece. Ci sono paesi nel mondo dove la donna è l’ultima ruota del carro e vale anche meno dell’asino che trascina il carro. E si possono permettere di prenderla a sassate se solo osa guardare un uomo con occhi innamorati. Ci non luoghi anche a noi vicini dove il maschilismo impera e la donna non ha ruolo, nè voce, ma subisce qualunque sopruso. E questi luoghi sono molto vicino (piccoli paesi al sud come al nord, mentalità bigotte, mancanza di cultura, arretratezza sociale ed economica, no, non c’è bisogno di andare lontano).
Io partecipo. Metto il bannerino. Ma non come adesivo tra gli altri su questo blog. Metto il bannerino perchè possa sensibilizzare, perchè se ne possa continuare a parlare, perchè tante trovino anche il coraggio di parlare e denunciare.
Io la mimosa l’8 marzo non l’ho mai voluta nè desiderata. Puoi regalarmi mimosa e fiori quando vuoi se è un gesto d’amore e di rispetto. Altrimenti della mimosa dell’8 marzo non so che farmene (infatti puntualmente l’ho sempre lasciata ad altre che realmente ci tenevano a tornare a casa col rametto di mimosa l’8 marzo). Io le serate per sole donne l’8 marzo le ho sempre evitate. Sarà che ho sempre avuto la libertà di uscire quando mi pare e con chi mi pare, maschio o femmina che fosse. Io le serate sole donne l’8 marzo non le ho mai capite. Eppure ci son tante agghindate a festa che possono uscire solo l’8 marzo. Anche questa è violenza, anche questa è mancanza di libertà.
Io le donne che l’8 marzo pretendono lo spogliarello maschile le compatisco. Però per tutte le altre, solidarietà femminile e coraggio.
Il problema è la legislazione italiana che non tutela abbastanza… nè punisce abbastanza del resto… la sensibilizzazione collettiva è solo un palliativo, purtroppo: la soluzione deve partire dall’alto secondo me.
Ho aderito anche io qualche giorno fa. Non fiori, ma rispetto quotidiano.
sono qui, sfogati pure…ci vuole coraggio a continuare a vivere tranquillamente sapendo di essere un animale, sì, sfoga pure su di me il tuo fallimento, picchiami pure ma non riuscirai mai a togliermi la mia dignità