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BarCamp un anno dopo

Catepol da Estragon: BarCamp un anno dopo (crosspost)
Non poteva esserci momento migliore: Giovanni pubblica le mie risposte su un anno di BarCamp, che gli avevo mandato tempo fa. Il bello è che proprio oggi si torna a Matera per il "Bloggers meet Christmas" dove avrò modo di rivedere alcuni e di conoscere altri blogger:

1+2 Clara Longo aka clarita + Gianfranco Giusto, Francesco Goffredo aka Gioffry che viene per il caffè!
3 Giuseppe Scaranello aka Finzosfera, 4+5 Giovanni Calia + 1 , 6 Angelo Fiore aka Fiorello, 7+8+9 Antonio Manfredonio aka Manfrys +2 giusto precisare!), 10+11 Catepol+husband, 12+13 Giovy + Mia

Buona lettura.

– Dammi una tua definizione di BarCamp.

Il BarCamp lo avranno detto in molti, sono delle conferenze non conferenze, dei seminari non seminari, dei miniconvegni che non sono miniconvegni. Insomma sono degli incontri, tematici o meno strutturati in modo che tutti i partecipanti siano liberi di presentare un intervento, un talk, una proposta, una provocazione ad un pubblico pronto a condividere e conversare. Il tutto in un ambiente molto free dove il cuore non è la serie di interventi e talk che si terranno, e neanche la partecipazione di quello o quel tale altro guru…ma le conversazioni che si intersecano, che si avviano, che proseguono poi online tra persone con mentalità e sentire simile..Io ho partecipato fisicamente solo a Matera 2007 e virtualmente (collegata in video/audio/chat ecc) a quasi tutti gli altri. Lo posso dire: Un Barcamp è la summa di tante conversazioni con amici.

– Perché in Italia il fenomeno BarCamp ha avuto così tanto successo?

Penso che abbia avuto molto successo questa formula innovativa del BarCamp tra noi, perchè siamo innanzitutto noi blogger a parteciparvi.. Con un passaparola ed un entusiasmo difficilmente pensabile per altri tipi di convegni o seminari, diciamo di tipo convenzionale ed istituzionale. Ha successo perchè ognuno di noi può portare il suo piccolo o grande contributo, può presentare argomenti di cui è esperto, che riguardano la sua nicchia di interessi, di cui può dare così diffusione e suscitare interesse in altri…Ultimo motivo di successo…vuoi mettere l’ego e l’autoreferenzialità??
I BarCamp ci danno modo di essere al centro dell’attenzione in molti modi no? L’Ego ringrazia!

– Quali sono bisogni che portano le persone a partecipare ad un barcamp?

Sicuramente la voglia di ascoltare interventi e argomenti di interesse, che magari altrove non vengono affrontati o che se vengono affrontati sono sempre ingessati in conferenze e seminari istituzionali dove poco spazio è lasciato alla condivisione delle idee ed alla conversazione.

Sicuramente la voglia di conoscere le belle persone con cui si è in contatto ogni giorno solo virtualmente, tramite blog, twitter, mail ecc.

Sicuramente la voglia di socializzare e di passare un po’ di tempo con tanta bella gente.

Sono tanti i motivi. Spesso sono anche molto personali. Ma sicuramente tutti sentono la positività di partecipare a qualcosa in prima persona, con altri con cui sanno che in linea di massima si troveranno a proprio agio.

– Pensi si affermeranno di più i BarCamp generalisti o tematici?

Non so darti una risposta. Forse quelli generalisti attireranno e coinvolgeranno molta più gente. Quelli tematici o troppo tecnici potrebbero invece allontanare. Ma il tempo ci dirà quello ch succederà..

Oramai la macchina BarCamp è avviata e il 2008 io lo vedo molto interessante sotto questo punto di vista. (Sperando di riuscire a partecipare in presenza il più possibile)

– Se accadrà, come pensi che si evolverà il fenomeno?

Io spero che tutti si sentano pronti prima o poi a presentare un intervento o un mini talk ad un barCamp. Tra noi ci sono “esperti” di diverse cose ed argomenti, spesso impensabili o sconosciuti. Io spero che i BarCamp possano diventare un ottimo veicolo per la condivisione di conoscenze. Non si finisce mai di imparare dagli altri. Per ciò io ai BarCamp vorrei poter imparare da altri che ne sanno più di me, vorrei poter continuare a tessere i fili di queste conversazioni che si avviano, si intersecano ecc. Magari invece di farne uno ogni due giorni (come è acaduto quest’anno) e in posti diversi, cerchiamo di aggregare gli appuntamenti in modo che uniamo sia la voglia di partecipare per incontrare che quella di partecipare per ascoltare e conoscere, approfondire argomenti. Se il fenomeno evolve anche in questa direzione credo che la partecipazione dei più possa essere facilitata (e quindi garantita!!)

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