Insomma Twitter o si odia o si ama. Noi modestamente lo amiamo! Ma il punto è un altro. Proviamo a spiegare Twitter a qualcuno. Proviamo a spiegare perchè ci entusiasma. Proviamo ad evangelizzare e coinvolgere.

"But I’ve ended up on here:  Explaining Twitter is an act in futility unless the person you explain it to understands the intricacies of social networks (saying conversation ecosystem is a bit abstract to someone not participating in online conversations).  But, then it’s up to them to investigate it to see if there is a business or personal application.  Personally, Twitter works for me + so does participation."

D. Armano è giunto a questa conclusione: spiegare Twitter a qualcuno è un atto futile e forse inutile, a meno che la persona a cui lo spieghiamo e lo facciamo vedere comprenda quanto possano essere complicati ed interrelati i social network. Se una persona non ha mai partecipato a un qualche tipo di conversazione online anche parlare di ecosistema conversazionale risulterà astratto. Noi che partecipiamo, capiamo a cosa ci riferiamo. Dall’esterno non è mica semplice. Si può spiegare l’utilizzo dello strumento, anche mediante l’aiuto di vari tool e client tra cui scegliere quello più adatto al proprio stile comunicativo e che meglio si inserisce in mezzo (o a lato) alle cose che normalmente facciamo quando siamo online (GTalk, Skype, la pagina web diretta, Twitterific, Twhirl, Firefox e chi più ne ha più ne metta)…

Poi però tutto dipende dalle persone, direttamente. Se vogliono utilizzare Twitter tocca direttamente a loro capire se utiizzarlo, come utilizzarlo, quando utilizzarlo, perchè utilizzarlo, Tocca a loro comprendere se Twitter è utile al loro business o è solo un’altra applicazione personale. Tocca a loro non solo aprire l’account, decidere chi seguire e chi no, conversare. Tocca a loro poi far parte della conversazione.

In gruppi ristretti o allargati (pochi o tanti followers) o si entra a far parte della conversazione o non si entra. Che poi star lì a leggere i twitt degli altri non ti fa venire voglia di chattare/rispondere/condividere/sorridere/scambiare/segnalare/scherzare ecc..??

Eppure c’è chi lurka solo sapete? Cioè chi legge le cose degli altri senza entrare mai…Mi chiedo a che pro? Che gliene viene del sapere i fatti degli altri senza condividere mai i propri?

Come D. Armano, io posso dire che per me Twitter ha un senso sociale (ne ho anche scritto più volte) immenso, per me funziona, così come funziona il senso di partecipazione immediata che il flusso di Twitter rende possibile.

Nell’ecosistema conversazionale a più nodi non è facile comprendere subito le dinamiche e tenere insieme tanti, tantissimi fili conversazionali che si intrecciano, si sovrappongono, di dipanano e poi a volte si ricongiungono inaspettatamente altrove.

Dicevo scherzando un giorno su Twitter che per il traffico che gestisco io su Twitter mi è sicuramente necessario un client o un sistema per seguire i Messaggi Privati/ Diretti (in cui si sviluppano conversazioni tra amichetti/e, in cui si chatta e si spettegola a volte senza intasare il flusso di tutti) e i replies (cioè i messaggi che contengono @nostronickname, che sono in risposta a qualcosa che abbiamo detot in precedenza)…Ma così è…nel senso che per seguire quello che si vuol seguire bisogna anche attrezzarsi degli strumenti che ti facilitano il processo. Con Twitter è possibile. I tool e i client a disposizione son veramente tanti. Anche se non si è online, ci son diversi modi (tipo Twittermail) per capire cosa si è detto in nostra assenza…

Spezzo anche una lancia anche in favore di Jaiku, però. Su Jaiku è possibile intavolare vere e proprie discussioni tematiche con commenti che possono contenere ben più di 140 caratteri. E’ possibile recuperare pagine e pagine di conversazioni organizzate in discussioni più ordinate di Twitter. Altro utilizzo, altre conversazioni, altro stile, altra gente, altri amici ecc.. Mi piace anche quello 🙂

Così come mi piaceva l’idea dell’ecosistema conversazionale di Armano da farci questo post. L’argomento va sicuramente approfondito.

E poi…sto osservando anche Hictu e Meemi… Non per duplicare o triplicare. Per comprenderne le possibilità di utilizzo e continuare ad allargare la mia rete conversazionale….Vedremo.