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Blog analisi: Cosa determina veramente il successo del tuo blog?

Leggo su ibrid@menti un gran bel post di Williamnessuno da cui traggo dei pezzi che vi riporto e che condivido qui per sapere che ne pensate. Corrispondono abbastanza al mio modo di vivere la blogosfera, alla faccia della lunghezza del Pagerank o della posizione occupata in classifica.

In ROSSO quello in cui mi riconosco di più…non so voi.

Quali sono gli elementi che fanno il blog "di successo", con accessi e commenti a profusione?

FATTORI ENDOGENI
: dipendono principalmente dalla volontà/dal carattere del titolare del blog.


– LIVELLO DI SOCIALIZZAZIONE
La capacità/volontà del titolare del blog di intrattenere rapporti più o meno vasti, più o meno costanti con il resto della blogsfera.

– LIVELLO DI COMMUNITY:
Non solo attitudine alla SOCIALIZZAZIONE, ma anche inserimento in un gruppo, in una community di utenti che utilizzano il blog a volte quasi come una chat. La community si scambia commenti botta-e-risposta e a volte nei commenti stessi si sviluppa un dibattito articolato, anche OT…

LIVELLO DI SEDUZIONE:
Più o meno tutti siamo consapevoli del fatto che la nostra identità sul blog non corrisponda completamente alla nostra identità nellla vita quotidiana extrarete….Molti di noi scelgono un comportamento, un atteggiamento ben preciso sul blog. Questo fattore tra l’altro ha molto a che fare con il GIOCO (quindi nel blog esiste anche una componente LUDICA). …il blogger agisce nei confronti degli altri interlocutori in maniera accattivante, ricambia le visite degli sconosciuti, dimostra empatia col loro sentire/pensare…

– LIVELLO DI CONTENUTI:
Sicuramente avviene una selezione naturale, quando un Autore di Blog fa una scelta molto precisa di settore…

– LIVELLO DI FRUIBILITA’
– STILE NARRATIVO:  capacità di creare un modo di raccontare e una "pezzatura" dei post che incontri il favore della maggior parte dei lettori.
– LUNGHEZZA/BREVITA’ DEI POST
– EFFICIENZA E ATTRATTIVA RELATIVA DEL TEMPLATE

FATTORI ESOGENI: dipendono principalmente da circostanze esterne alla volontà del titolare del blog.


– TEMPO A DISPOSIZIONE:
La "stimolazione" verso gli altri bloggers che costituiscono il terreno fertile di "crescita" (se vogliamo di "affermazione") del blog stesso dipende, come è ovvio dedurre, ANCHE dal TEMPO che si ha a disposizione…

– LOOP MEDIATICO
Si può suppore che i blog/bloggers che sono entratri in un loop mediatico (presenza del blogger stessi, considerati come autorità nel settore ai congressi, ma anche e soprattutto presenza su altri mezzi: carta stampata o addirittura TV, col favore dagli strascichi della Società dello Spettacolo, escano rafforzati nella loro posizione di forza…

E sempre da ibrid@menti un altro pezzo di melogrande che potrei tranquillamente aver scritto io…e non avrei saputo scriverlo così bene…

NON DIMENTICHIAMO IL LUDICO…

Perché facciamo un blog ?

Ce l’ ha ordinato il medico ? No, benché talvolta avrebbe fatto bene ad ordinarcelo, probabilmente.
Perché ci pagano ? No, assolutamente no. Eh, magari !
Perché speriamo che UN GIORNO ci faremo su dei quattrini ? Eh, magari.
E allora ?
Allora li facciamo perché ci divertiamo.
Siamo dilettanti, nel senso proprio e non offensivo della parola: gente che prova diletto nel fare una certa cosa. E per questo diletto siamo disposti a dedicare tempo, energie creative (.. ok, ok, direte che tanto, quelle sarebbero andate sprecate comunque…), fatiche e frustrazioni (di “Splinder in manutenzione” ne vogliamo parlare ?).
Lo facciamo principalmente perché ci procura diletto.
 
Non per avere visitatori e commenti ?
Beh, un minimo di narcisismo ci vuole per mettere in rete le proprie cose, questo è evidente, se avessimo la certezza che NESSUNO ci legge il nostro atteggiamento nei confronti del blog cambierebbe, ma io non credo sinceramente che questa sia davvero la molla principale.
Finiremo vittime dell’ Auditel anche qui ?
Domanda: saremmo veramente disposti ad iniziare una nobile gara al ribasso, infilare gossip e volgarità nei nostri amati blogs se questo ci potesse garantire qualche visitatore in più ? Io dico di no.
Il blog ha da rimanere una libera espressione della mente del blogger.
Libera espressione della mente = Gioco.
Un gioco in cui ciascuno le regole se le crea un po’ come vuole, privilegiando i propri lati introversi, sfogando creatività grafica o sapienza saggistica, o semplicemente copiaincollando…
Il pubblico ? Quello c’è, ma da chi è composto ?
E qui un po’ di statistiche ci starebbero bene. Io azzardo una risposta. Altri bloggers, in grande maggioranza.
Non vi sembra una descrizione di un mondo autoreferenziale, oltre che elitario ? Bloggers che scrivono per altri bloggers come politici che parlano ad altri politici o critici che si rivolgono ad altri critici. Dov’è la differenza ? che cosa ci salva ?
Il fatto che sia un gioco.
L’ autoironia. Il non prendersi troppo sul serio. Non stiamo facendo la rivoluzione. Giochiamo.
Non perdiamo l’ aspetto ludico del blogger. Altrimenti è finita.

30 thoughts on “Blog analisi: Cosa determina veramente il successo del tuo blog?

  1. Il mio commento è scontato ma, la parte in rosso è quella in cui ti riconosi di più?

  2. ogni cosa è fatta perchè sia un successo, una cosa fatta per essere invisibile o mediocre è bugiarda.

    ho cominciato per lavoro e poi è diventato un bel gioco, un pò mi vanto che la maggiorparte di chi mi legge non è un blogosferino, che certi meccanismi poi non li capisco proprio, ne mi interessano. non leggo per accattonaggio,mai. mi diverto, tanto, sempre. ciauz

  3. @remyna

    nulla di male, anzi se ti leggono dei non-blogger, secondo me stai ampliando il target

  4. tu che dici? tu che mi conosci ?…

    😉 finalmente un avatar anche qui che non se ne poteva più del tuo semianonimato

  5. floria…si hai fatot bene era uno di quei blog mesis tra i preferiti…ma i primi giorni non aveva i feed e non l’avevo aggregato… e non mi ricordavo più qual era…(vebbè vabbè lo so ne leggo tantissimi ma che ci posso fare che mi piace tanto avere il feedreader più lungo della blogosfera… – in realtà lo sapet emi pice farmi i fatit di tutti perchè c’è sempre qualcosa da imparare)…

  6. Sì, il divertimento è un fattore importante ma non credo sia il motivo principale che spinge a tenere un blog. Il motivo principale è la volontà di uscire dall’anonimato ed essere apprezzati, conosciuti e quindi vi è una componente narcisistica. Si vuole avere successo (e in un modo relativamente meno faticoso di una via canonica). Certo è anche vero che scrivere su un blog diventa una valvola di sfogo, una sorta di terapia. E quindi appaga anche da questo punto di vista.

  7. >>Il fatto che sia un gioco.

    L’ autoironia. Il non prendersi troppo sul serio. Non stiamo facendo la rivoluzione. Giochiamo.

    Non perdiamo l’ aspetto ludico del blogger. Altrimenti è finita.

    Molto bella questa parte, ci sarebbe un bel po da rifletterci sopra..

    il problema è che spesso anche io mi perdo dietro a statistiche, a numeri, a quanta gente ha visitato il mio blog, si può dire quello che si vuole, ma anche questo conta..

    quanti di voi continuerebbero a scrivere senza avere almeno qualche visita al giorno?

    è uno sprono a fare meglio, è piacevole notare che c’è gente che apprezza quello che scrivi, e ti fa aumentare la voglia di “bloggare”, di scrivere, di perdere tempo vicino alla tua “creatura”, e ovviamente aumenta anche il divertimento 😉

    Ciao ^^

  8. E devo dire anche che nel mio caso i visitatori del blog sono spesso persone che un blog non ce l’hanno, persone che non usano feed rss e aggregatori sociali. Normali navigatori, insomma. Forse perché sono fuori dal giro dei blog che contano. Ma mi piace così.

  9. bè se le persone arrivano ai nostri contenuti cercando quei contenuti in qualche modo (al di fuori dei circuiti dei soliti noti, in cui per altro ora ci sono anche io…)

    secondo me è tanto di guadagnato…

    non avete idea di quanto mi facci apiacere avere visitatori e commentatori

    nuovi

    che magari son arrivati da me cercando qualcosa sull’e-learning….

    poi che questo blog sia lo specchio della mia multiforme personalità e dei miei tanti interessi

    implica che mi diverto a farci veramente quello che voglio…

    scrivo quello che mi va

    segnalo quello che mi va

    partecipo ai giochi della blogosfera conosciuta

    ma anche a quelli di quella parte che rimane nell’ombra…

    ne leggo molti

    ne scopro di nuovi…

    il bello che non si finisce mai di imparare (e ne mio caso di trovare nuove cose a cui interessarmi)

  10. Cosa è il successo?

    E’ poi tanto importante avere successo qui?

    Ha senso seguire i consigli che dai alterando il modo con il quale uno scriverebbe e gestirebbe il blog ed avere successo alterando di fatto la propria immagine?

    bob

  11. io trovo un po’ troppo comodo copiare un intero post, pur citandone la fonte, e limitarsi a evidenziare in rosso le frasi più significative.

    un parere tuo no?

    runner

  12. Bé, se si vuole rendere migliore il proprio blog, il fattore “tempo” è molto importante. Poi al “tempo” dovremmo abbinare il fattore “qualità” dello stesso. Ovvero “il tempo che impegni verso il tuo blog è di qualità o no?”.

    Poi un altro elemento importante è anche l’elemento “conoscenza degli strumenti del web”. più li conosci e meglio è per il tuo sito.

    Ma l’elemento CUORE è quello fondamentale, se è libero e sincero sei OK (anche se sei l’ultimo di qualsiasi classifica) altrimenti pur essendo un “vip/blogger” ti sei un pò “venduto”.

    Ciao,

    Romano

  13. runner…ti rimando a tutto il blog…per il mio parere…quando parlo di blog, di twitter, di comunicazione ecc…

    non sono solita copiare il post…che poi tra l’altro ho tagliato a mio piacimento

    ed evidenziato le cose che mi son piaciute di più perchè le condivido completamente…

    ho precisato di chi è il post

    ho rimandato alla lettura di ibrid@menti

    nella sua interezza…

    sarà riduttivo

    ma non era mio intento scrivere un trattato nè copiare…solo riportare

    🙂

  14. Ho dato un’occhiata al tuo blog nel frattempo.

    Non riesco proprio a leggerlo, spiacente.

    Spero che ai ragazzini delle medie tu non insegni italiano, perchè questo modo di scrivere senza sintassi, senza ortografia, senza

    concludere le frasi, è un orrore.

    Puntini ovunque e frasi in libertà, zero contenuti originali, pretenderesti pure che qualcuno si sforzi a leggere???

    Saluti, runner

    qui per la prima e ultima volta,

    meditate gente meditate.

  15. Che posso dire? Concordo.

    In fondo ci sono due tipi di persone. Quelle che dicono: “Bello, quanto possiamo ricavarci?”, e quelle che dicono: “Bello, però lo spieghiamo anche agli altri?”

    Credo che noi, si faccia parte della seconda categoria 😉

  16. Il blog deve essere prima di tutto un gioco. poi certo, essere ai vertici delle classifiche, avere media che parlano di te o quantità infinite di lettori e commentatori non può che far piacere. Ma se il proprietario non si diverte allora che senso c’è? 🙂

  17. Ciao Caterina! Ci siamo viste mesi fa, al primo appuntamento IVLPN, ricordi?

    Premesse a parte sono del tutto d’accordo con te, ognuno nel proprio blog dovrebbe essere assolutamente libero di fare e dire – nel rispetto delgi altri, ovvio – tutto quello che gli pare! Ergo…avanti cosí, e se c’é a chi non va, beh, che navighi da qualche altra parte 🙂

  18. liberi tutti anche di criticare di leggere o di non leggere…massimo rispetto per runner…

    ma ciao

    (e se è invidia…non rosicare troppo mi raccomando)

  19. la mafia si basa sugli stessi fattori di successo. E ne ha di successo

  20. Ciao Cate!

    Una volta scoperti i feeds ti leggo tramite questo servizio. Ahimè ne ho talmente tanti che ho perso un po’ l’abitudine di commentare i post, ma non posso fare a meno di commentare questo tuo. Non tanto a proposito del testo, ma piuttosto relativamente al fenomeno “invidia”. Tu sei molto popolare (fra l’altro non lo sapevo: l’ho scoperto relativamente di recente) e come tutti i blogger popolari sei oggetto di piccole o grandi invidie. E’ assolutamente vero che ognuno di noi mira ad essere letto, mira ad avere un briciolo di gloria. Non trovo nulla di male in questo finché tale tentativo venga fatto attraverso una produzione intelligente e sensata. Diventa un male e anche parecchio da idioti, secondo me, quando questo bisogno di protagonismo lo si sviluppa attraverso il denigrare l’opera altrui.

    Se tu hai successo vuol dire che piaci, se piaci vuol dire che produci contenuti apprezzabili. Punto.

    Buon successo ;-D

  21. Concordo pienamente sull’importanza del fattore tempo e sulla necessità che scrivere un blog debba essere principlamente un modo per divertirsi. Io non ho molto tempo, putroppo, scrivo post (di corsa) solo da due mesi, navigo poco tra i blog gli altri, almeno non quanto vorrei. Ma nel mio piccolo penso di aver già incontrato persone interessanti con cui scambiare in qualche modo idee e creatività. E questo è un altro motivo per cui adoro il blog!

    simona

  22. grazie del supporto…siamo qui per migliorare sempre. E non parlo solo del blog…ma come persone

    🙂

  23. io ho un blog da 4 anni, e ce l’ho per 1. autoterapia; 2. divertimento; 3. narcisismo (perchè nasconderlo?)

    la notorietà del blogger nasconde imho un paradosso: se sei anonimo, puoi VERAMENTE scrivere quello che ti pare; se il tuo blog comincia ad essere conosciuto da chi ti conosce anche in real, devi un pò limitarti perchè “la ggente” magari si riconosce e si offende 🙂

    Baci

    P.S. A proposito Cate io e te ci conosciamo … 😀

  24. La mia molla è che mi piace scrivere, mi piace leggere e mi piace socializzare…oltre al fatto che, forse, sono narcisista 😀

    Ciaoooo

    Baol

  25. comunque sia, al di là di regole e non regole sono d’accordo con la parte scritta in rosso: è un bel gioco e tale può rimanere se non si prende troppo sul serio… 🙂

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