Avete presente le slides sul giovane blogger e le curve di Twitter che postai qualche giorno fa? Provengono dalla blogger Kathy Sierra di Creating Passionate Users, eccellente analista e creatrice di meravigliosi grafici e slide. 
Bene, Kathy (che poi si chiama come me) è stata obiettivo di minacce di morte a sfondo sessuale e per questo ha deciso di rimanere a casa piuttosto che partecipare all’ETech conference dove doveva anche presentare qualcosa, oltre che, forse, di non postare sul blog, almeno per ora. Come scrive nel suo (ultimo?) post, Kathy è decisamente turbata da queste pubbliche minacce. E chi, specie se donna, non lo sarebbe?
In sintesi, spiega nel post la stessa Kathy, tutto è cominciato da alcuni commenti lasciati sul suo blog, poi la storia è andata molto oltre: un post anonimo su un multi-blog (meankids.org) in cui ci sono anche persone rispettabili come Chris Locke del Cluetrain Manifesto. Un post con pesanti insinuazioni, del tipo "la sola cosa che Kathy mi può offrire è un nodo scorsoio attorno al suo collo". Ancora, su un blog di WordPress (unclebobism.wordpress.com, che ora risulta chiuso) è stata pubblicata una immagine elaborata sicuramente con Photoshop e commentata con altre minacce di morte per Kathy. Immagini e commenti che potete leggere direttamente sul suo blog e che non pubblico per rispetto.
E’ da ieri sera che la notizia gira, su Twitter prima e sui vari blog americani poi. Robert Scoble, ha perfino deciso di non scrivere nel weekend, per solidarietà con Kathy. Pare infatti che come diversi altri blogger abbiano  ricevuto in passato minacce di morte. Nel falso anonimato protettivo della rete pare ci siano molti malati che non si fermano a fare i troll tra i commenti ma se la prendono anche con i blogger pubblici, di cui gli indirizzi privati sono magari facilmente rintracciabili. Quindi le minacce passano dalla blogosfera alla vita privata come se niente fosse. Il problema è che in questo caso sono accuse misogene, sessualmente aggressive, brutali e discriminative verso la donna Blogger Kathy e verso tutte le donne, quindi.

L’anonimato in rete per cui c’è gente che si arroga il diritto di fare queste cose è una gran brutta cosa, a volte. Che ne pensate?

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