Perchè preferisco mail, blog, twitter & co.
Poi capita che Grace Kelly (e già… suoneria by Mika sul Nokia, fighissima!) diventi un’ossessione, che il telefono di casa muti in hot line e soprattutto che quelli/e di cui sopra ti tengano con l’orecchio alla cornetta molto, molto, molto tempo ripetendoti i loro bisogni, necessità, problemi, confidenze, domande & co. dalle 4 alle 10 volte nella stessa telefonata (metti che non capisci, non si sa mai). Il bello è che poi magari ti richiamano anche subito dopo, perchè avevano dimenticato altre 2 o 3 cose importantissime che tu devi assolutamente sapere per avere il quadro veramente completo.
Mi permetto di offrire alcuni banali consigli pratici per evitare (a me) lo stress da squillo e l’ansia da prestazione:
– Mandatemi una mail, vi costringerà alla sintesi, eviteremo la ridondanza. Vi rispondo in tempo quasi reale, vi allego qualunque cosa vi possa servire, vi faccio ulteriori ricerche e approfondimenti, poi magari ci sentiamo un attimo ma solo per spiegare qualcosa in diretta.
– Contattatemi col messenger, mi dite la cosa in un paio di righe, vi rispondo, continuando a fare le mie cose. E ogni tanto ci concediamo qualche minuto di chat. No, non attacco il microfono nè la webcam (altrimenti che mi cambia dalla telefonata lunga che non voglio ricevere?)
– Avete tanto da raccontare? Siete logorroici? Aprite un blog (ve lo apro io se è il caso) e sfogatevi. Disposta a leggere le vostre cose. Vi renderete conto che la scrittura richiede organizzazione dei pensieri e poca ridondanza. E soprattutto che scrivendone si paleserà anche una possibile soluzione ai vostri occhi, anche senza l’intervento di catepol. E magari altri avranno risposte migliori delle mie.
– Cercate su google sicuramente c’è una risposta. Guardate bene!
– Il massimo dell’efficacia comunicativa e del tempo risparmiato? Un account Twitter, 140 caratteri a disposizione, feedback da me in pochi secondi. Meglio di un SMS perchè è gratis.
– Vabbè ve lo concedo, accetto sms sul cellulare, che sia sintetico, chiaro, con problemi e questioni incastonate il 160 caratteri, via la ridondanza, via le ripetizioni, via le lamentele continuate. E vi rispondo, sempre via sms, anche subito.
Preferisco la testualità e la concretezza, mi ammorba sentire più volte la stessa cosa…non me ne vogliate. A meno che non siano questioni di vita o di morte, che richiedano il mio intervento e la mia esperienza in merito in un nano secondo, non dico non chiamatemi, ci mancherebbe, ma almeno, vi prego, non trattenetemi troppo al telefono. Questa non è una crociata, multitasking catepol starà già facendo 1000 cose insieme, non sa essere sgarbata e rispondere che "No, non mi disturbi affatto!" e il flusso si interrompe, solo per questo!
Ma dai che tu in messenger si e no dici tre parole e poi svanisci nel nulla. Amici se dovete confidarvi con Cate usate altri mezzi, io ne so qualcosa.
😉
Questo è il bello dell’ era in cui si è sempre connessi no?
🙂
Buon lavoro!
già… riesco a reggere mille connessioni/conversazioni su internet (sarà perchè puoi rileggere?) ma non una telefonata fiume in cui mi si irpete la cosa mille volte
S’ google può servire. Ma vorrei tanto sapere, ad esempio, chi è che ogni santo giorno arriva da me digitando la domanda “Qual è la ricetta della felicità”. Io so mica se ho la risposta….
(come stai oggi, stelìn? :-*)
ciao placida sto meglio grazie…non hai idea che cercano per arrivare a me…appena ho un attimo ci faccio un post
luce…tu mi proponi sempre di diventare amanti 😉
e il silenzio vale più di tante parole non ti sembra 😉
nel frattempo una collega ha avuto la capictà di chiamarmi a casa per tre volte consecutive
sepre nel frattempo una collega siss 4 telefonate per sapere se è arrivata a me la mail che mi sta inviando…
su catepol@yahee.it…
seeeeeeeee
metti due oo ma come ti viene
tti ora con le due oo al posto giusto mi è arrivata…spettate che le faccio uno squillo per conferma eh…
Minchia, sottoscrivo tutto… e il bello che spesso sento dire “sentiamoci al telefono così ci mettiamo bene d’accordo”! Non c’è nulla di più falso, molto meglio un’assai più asciutta e sintetica email, o un SMS ben scritto…
però poi finalmente ti mandano una mail e ti scrivono cose dolci e tenere tipo questa:
“Come da accordi telefonici, ti invio in allegato il frontespizio e la relazione finale.
Nel ringraziarti fortemente ed anticipatamente per tutto quello che fai, ti saluto caramente”
…e io mi commuovo 😉
ah…con questa collega che sta a 100km di distanza abbiamo concordato (consapevoli che non si fa)…che uno scarabocchio di firma tranquillamente falsificabile…non valeva la pena un viaggio di 100 km no? ci pensa catepol, si consegna, si risolve (tanto devo consegnare anche le cose mie quindi non mi costa nulla) e stiamo tutti meglio no?
Aspetta, dunque, volevo dirti, mmm, ecco, volevo dirti che, insomma…
Ma twitter funziona, perché non so se riesco a dirtelo su twitter, magari ti telefono, oppure aspetta, no, ok, magari lo scrivo sul blog, no va beh, allora te lo dico così. Ma sai che anche io pensdavo a questo l’altro giorno? Tu dirai a che cosa pensavo, no pensavo a quello che hai scirtto cioè questo post.
Cioè , insomma, volevo dire, ecco volevo dirti che questo posto lo condivido, ecco.
chiaro…
azz
stupendo stupendo.. finalmente qualcuno che la pensa come me ^^
Ehy tu.. twitters girl (^^).. cosa ne pensi di jaiku? E’ un twitter più evoluto.. pensa te, ha anche la geolocalizzazione per vedere da dove arrivano i mex 🙂
http://jaiku.com/
quanto ti capisco!!!
Ho vissuto anch’io periodi di notevole stress telefonico, anche se la cosa peggiore per me è sempre stata la tattica di chi ti blocca in corridoio sul posto di lavoro, mentre hai 300 cose da fare con urgenza e pretende che tu afferri al volo, ricordi tutto ciò di cui ha bisogno e gli porti la soluzione nel più breve tempo possibile…
Neppure lo spreco di una telefonata.
Anch’ io ho sempre implorato queste persone di ricorrere all’e-mail (la chat è spesso obiettivo troppo alto per loro), ricevendo di solito uno sguardo che significava: “ma con te è proprio impossibile parlare, sai solo stare davanti al computer!”