Esame di ordinaria follia…
Si presenta con 2 ore e passa di ritardo. Tanto solo un esame dovevamo fare…Passa il foglio delle firme, firmiamo. Che abbia fatto a fare poi l’appello (NB 170 persone) rimarrà un mistero e una ulteriore perdita di tempo. Ovvio che chi firma è presente, ma non per lui.
Orbene, finalmente ci consegna il test minacciando punizioni. Per scoprire che non si è degnato di cambiare una virgola, le domande sono tali e quali quelle da lui date al corso parallelo, che casualmente ha fatto l’esame lunedì e di cui sempre casualmente possiedevamo a mo’ di reliquia ognuno la sua copia contenente le risposte corrette, pronte da copiare. Tutti a copiare il copiabile. Lui minaccia e passa tra i banchi come un falco. Ma non ci freghi. Poi pesca tale foglio da due imbecilli che non lo hanno saputo nascondere. Si arrabbia, ci urla dietro che guai se ci azzardiamo a fare tutti la bella copia, che non siamo geni, che non è possibile l’utilizzo da parte questi poveri mentecatti di tale linguaggio scientifico, che non ne siamo in grado. E intanto alla faccia di ogni divieto e delle donne in attesa presenti in aula, una sigaretta spegne e un’altra accende, nell’aula gremita e senza aria condizionata.
Lui corregge mentre noi si fa pausa pranzo. Poi in ordine non alfabetico sparso, relativo ai fogli di firma del mattino, fogli anch’essi in ordine sparso, ci chiama per verbalizzare la farsa chiamata esame.
E per dimostrare chi è che detiene il potere, una domanda orale a testa o anche due…Eccheppalle sfogliamo un po’ la dispensa e gli appunti nel mentre che attendiamo il nostro turno.
Morale, 4 ore per capire che sia rispondendo sia non facendolo, il professore elargisce 30 a destra e a manca. Rimangono inspiegabili le prestazioni culturalmente più elevate di alcune trenta e lode. Si ipotizzano motivazioni correlate a scollature profonde e mozzafiato mostranti tette vedo non vedo, correlate da ammiccamenti e sguardi languidi. Che lui, il prof, a queste cose ci tiene…
Orbene, finalmente ci consegna il test minacciando punizioni. Per scoprire che non si è degnato di cambiare una virgola, le domande sono tali e quali quelle da lui date al corso parallelo, che casualmente ha fatto l’esame lunedì e di cui sempre casualmente possiedevamo a mo’ di reliquia ognuno la sua copia contenente le risposte corrette, pronte da copiare. Tutti a copiare il copiabile. Lui minaccia e passa tra i banchi come un falco. Ma non ci freghi. Poi pesca tale foglio da due imbecilli che non lo hanno saputo nascondere. Si arrabbia, ci urla dietro che guai se ci azzardiamo a fare tutti la bella copia, che non siamo geni, che non è possibile l’utilizzo da parte questi poveri mentecatti di tale linguaggio scientifico, che non ne siamo in grado. E intanto alla faccia di ogni divieto e delle donne in attesa presenti in aula, una sigaretta spegne e un’altra accende, nell’aula gremita e senza aria condizionata.
Lui corregge mentre noi si fa pausa pranzo. Poi in ordine non alfabetico sparso, relativo ai fogli di firma del mattino, fogli anch’essi in ordine sparso, ci chiama per verbalizzare la farsa chiamata esame.
E per dimostrare chi è che detiene il potere, una domanda orale a testa o anche due…Eccheppalle sfogliamo un po’ la dispensa e gli appunti nel mentre che attendiamo il nostro turno.
Morale, 4 ore per capire che sia rispondendo sia non facendolo, il professore elargisce 30 a destra e a manca. Rimangono inspiegabili le prestazioni culturalmente più elevate di alcune trenta e lode. Si ipotizzano motivazioni correlate a scollature profonde e mozzafiato mostranti tette vedo non vedo, correlate da ammiccamenti e sguardi languidi. Che lui, il prof, a queste cose ci tiene…
Ma la contaballe-profittatrice si è presentata? 30 anche a lei?
;-*
placida purtroppo si 30 anche a lei…ma ho guduto: non è riuscita anche ci ci ha provato in mille modi col prof, ad andare via prima delle 18 stavolta…si è ritrovata nell’ultimo foglio firma e con il prof non c’è stato verso di accampare scuse…anche perchè era questione di fisico per intrigare tale prof e lei, purtroppo, non è che avesse tutto questo appeal 🙂
Mamma mia che tristezza queste storie!
mi dispace tanto vedere che non si tratta di cose capitate solo a me, ma di malcostume diffuso.
triste viverle di persona, triste scriverle per sfogarsi…però devo dire che a rileggerle son divertenti…potrei scriverci un libro su questa siss
abbastanza assurdo. Ma di che esame si trattava?
Buona domenica e buona settimana!
Marilù
Anche mia sorella l’ha frequentata e me ne ha raccontate tante! Però, credimi, il concorsone non fu migliore…
bè al concorsone sono sopravvissuta a questo sostegno non so se continua così