C’è crisi. Grossa crisi…
Arieccomi dalla Calabria dove nel frattempo dall’ultimo post ci siamo recati, con una splendida giornata fuori, comoda sul divano da casa dei miei, con uno dei portatili di famiglia disponibili in mano, approfittando del wireless a cui li ho convertiti perchè in una casa a due piani e in 5 ad usare internet era il minimo…
Qui il problema è grave. Ed ha risvolti psico-tecnologici non indifferenti. Ma avete una pallida idea di come ci si sente quando navighiamo su internet con un computer non nostro? Si parliamone. Parliamo almeno di come mi sento io. Perchè da quando lo schermo del portatile mi ha abbandonato, io vivo male, ma molto male. Non sarei web addicted se non andassi in astinenza da web. Ma la mia riflessione non scaturisce dal fatto di non avere possibilità di collegarmi e navigare, ma dal fatto che mi sento come mutilata, imbavagliata, impedita e non libera. Come se tutto ad un tratto mi fossero state tolte con la forza tutte le mie cose, le mie abitudini, i miei interessi, i miei contatti, la mia rete sociale…
Mi capita di navigare dal portatile dell’ingegnere, il che implica, oltre a trovarlo libero o ad averlo in casa, che mi perdo e perdo tempo su un desktop che sembra piazza san pietro il giorno di pasqua tanti dei file che non pensavo si riuscisse a parcheggiarci sopra, per non parlare dell’hard disk strapieno all’85% e conseguentemente lento in tutto, incapace di fare più di 2,5 operazioni insieme, che ogni tanto per rilassarsi si sgancia di prepotenza dalla rete ti dice "No , non riconosco nessuna connessione wireless presente" e si prende i suoi 5, 10 minuti di pausa, se va bene. La cosa strana è che col suo padrone non si comporta così. Ecco perchè i due portatili non si trovavano in regime di comunione dei beni. Ma non mi snervo solo per questo. E’ che pur approfittando di altri portatili o di qualche fisso in giro almeno per leggere la posta…non mi trovo a mio agio.
Normalmente, con tutti i miei affarini tecnologici settati a dovere, i lettori di feed, firefox e la sua barra, i preferiti nell’ordine a loro dato, la barra dei blog, le password memorizzate, i messenger ad accensione automatica e le diavolerie che mi facilitano la vita, e mi dicono in tempo reale "C’è posta per te" su ognuno dei miei account oppure "Attenzione ci sono commenti nuovi vai a leggere se vuoi" sui vari blog o ancora "Guarda che c’è tizio o caio online se vuoi chattare con loro…" Insomma, con un collegamento ad Internet dal mio portatile, se ho il tempo contato in un quarto d’ora/ venti minuti, che comunque volano subito via, riesco a compiere tante di quelle azioni ed a tenere sotto controllo una quantità indifferente di messaggistica privata e non, blog, notizie ecc. E non solo riesco eventualmente a scrivere un post a memorizzare altri link, a cazzeggiare ecc…
Ora immaginatemi su un computer alieno: è tutta un’altra cosa. Cito Senzavolto e immagino che abbia ragione. Dev’essere un po’ come fare l’amore con un uomo che non sia il tuo. Bisogna ricominciare da preliminari che non sono quelli a cui sei abituata e conosci bene: ti trovi un browser che sembra appena installato, al 99% un Internet Explorer di cui non ricordavi più l’esistenza, con i suoi problemi di visualizzazione e le sue menate; niente preferiti, niente feed reader, niente barra per i blog…tasti inutili, niente autocompletamento, niente password e login automatizzati (e vattele a ricordare tutte…). Poi si aprono i pop-up: ma esistono ancora?? Oppure non ti si aprono (tipo ora che con difficoltà ho inserito un link qui). Allora che fai? Vai su due degli account mail (i principali), ma non hai i tuoi file con te da inviare a chi te li chiede, apri splinder e il tuo blog, ricordandoti che ti devi loggare altrimenti sarai bollata come anonima e neanche tu ti riconoscerai, vai su un paio di siti noti, quelli istituzionali, Google, Repubblica. Su un paio di blog di cui ricordi esattamente l’indirizzo…Certo potrei partire dal mio blogroll (la listona di link dei blog che leggo, che comunque è incompleta, che troviamo qui di fianco) e andare a vedere uno per uno se ci sono novità…Ma mi manca il mio metodo di consultazione e il mio approccio alle informazioni ne risulta castrato in partenza.
E poi sono già passati più dei venti minuti che avevi a disposizione e non hai concluso nulla, non hai letto nulla se non la tua posta, non sai se nel frattempo al tuo post ha già commentato qualcuno, non sai chi c’è online, non sai che è successo in giro, non hai utilizzato nessuno dei gadget tecnologici, non hai conversato con nessuno nè seguito flussi di pensieri e link, devi fare il log out di tutto ciò a cui altri con la tua password non devono accedere e ti senti tanto ma tanto aliena anche tu…
se cate nn è col suo pc ma con quello dell’ingegnere mandiamole 1sacco di file porno con ometti ignudi..
sisisi ke belloo
ke belloo!!
^_*
‘ngiorno e buon w/e
grANDIOSO…
Ohi Cate, stai quasi peggio di me quando cambio il notebook!
😉
Come ti comprendo…
grazie per la solidarietà 😉
come ti capisco :-S
Io per una settimana ho usato il portatile del mio lui.. per poco non piangevo ehehehe
e io se continua così…scriverò un libro dai risvolti psicologici 😉
a me succede lo stesso quando formatto il pc…è il mio…ma è così vuoto!!!!!
ti capisco!!!
;o(
in questo momento quello che mi manca di più sono tutti i miei file “lavorativi” e la blog bar per leggere in un colpo tutti i blog che mi piacciono 🙂
Eh…certo che la vita è dura!!
Sei sempre un sacco divertente!
Buonissima settimana!
Marilù
ciao buona settimana anche a voi miei lettori e ascoltatori delle mie pippe sulla mancanza di portatile personale 🙂