Detto fatto o meglio cotto e mangiato. Così inauguro questa sezione dedicata alle ricette fatte con il bimby, come dicevamo.
Era disponibile in frigo un cavolfiore, assolutamente da mangiare oggi prima che diventasse buono per essere accolto dal secchio dell’immondizia. Un lampo di genio: chiedo al mio amico google: "Senti ma se ti scrivo cavolfiore + bimby mi daresti qualche dritta originale per il pranzo? Vorrei evitare il solito cavolfiore bollito o la pasta al cavolfiore…che sembra che cucini sempre le stesse cose e non ti applichi…". Il mio amico google prontamente rispose tirando fuori dal cappello magico tali  bucatini al cavolfiore di cui mi appresto a decantarne ricetta, procedimento e lodi (ma non sperticate, il perchè a fine post).

Allora gli ingredienti, of course:  400 gr di bucatini – 1 litro d’acqua – 1 cavolfiore da circa 800 gr – 4 acciughe – 80 gra di olio – 1 cipolla – 50 gr tra pinoli e uvette – 2 bustine di zafferano – sale e pepe q.b.

Procedimento: Lavare e tagliare il cavolfiore. Versare nel boccale acqua e sale: 10 min, 100° vel. 1, aggiungere il cavolfiore: 20 min. 100° vel. 1, scolarlo e tenere da parte l’acqua di cottura. Mettere nel boccale l’olio e la cipolla a pezzi: 3 min. 100° vel. 4. Unire le acciughe: 15 sec. vel. 4. Unire lo zafferano e mescolare qualche secondo a vel. 2-3. Inserire la farfalla e aggiungere lo zafferano, il cavolfiore, l’uvetta, i pinoli e 100 gr dell’acqua di cottura del cavolfiore: 15 min. 80° vel. 1. Nel frattempo, cuocere i bucatini in una pentola dove era stata messa l’acqua del cavolfiore più l’altra necessaria, scolarli al dente e condirli con il sugo/composto di cavolfiore e con pepe nero a piacere.
La ricetta trovata suggeriva di scolare la pasta al dente, raffreddare sotto acqua fredda e poi condire con questo sugo di cavolfiore. Io l’ho servita calda saltando in padella pasta e composto di cavolfiore un attimo.

Commenti: è un sapore molto molto insolito. L’uvetta, credo, spiazza un po’ nel tutto per la sua dolcezza che contrasta col resto o forse lo zafferano era troppo… Bisogna far l’abitudine al sapore che non ci si aspetta. Ecco perchè non me la sento di tessere lodi che potrebbero ingannare chi si accingerà a rifare il tutto. Deve piacere l’insolito e l’etnico, altrimenti non è il piatto per voi. Noi che assaggiamo sempre di tutto (prima o poi racconterò dell’Australia) ci siamo adattati al piatto. Io ne ho provato un po’ aggiungendo anche il curry (che secondo me ci sta, a chiudere i gusti diversi e come tocco dello chef etnico). Dalla cucina di catepol per ora è tutto.