Quando si dice tempismo…
La mia famiglia di "raccomandati" non assiste alla "Affruntata" dal basso, per strada, sul corso, confondendosi nella folla accalcata, rischiando di non vedere nulla e di poter dire dopo solo "Io c’ero" e null’altro. No, la mia famiglia vi ci assiste da sempre dall’alto di un appartamentino/studio, di proprietà del nonno, che affaccia proprio nel punto dove avviene la svelazione di Maria, la fase clou insomma di tutto ciò che accade dabbasso. Un privilegio che porta ognuno di noi ad invitare tanta di quella gente (amici, parenti, parenti di amici) sui balconcini, che a volte si fa fatica a mantenere il punto di osservazione privilegiato conquistato, che a volte c’è più gente su che giù in strada. Ero lì, tra una zia e una cugina a guardare, tra la spalla di una e il collo dell’altra, ma perfettamente con visuale allineata sul punto X, quando…mi viene passato un cellulare nella incuranza più totale di quello che stavamo facendo: "Sono i miei…per gli auguri…"
Tempismo perfetto. Costretta ad abbandonare il posto ambito subito conquistato dal cugino adolescente, proprio mentre San Giovanni e Gesù festanti vanno incontro a Maria. Dicono… che il velo nero sia regolarmente caduto rivelando una splendente Madonna color del cielo. E scoppiava un fragoroso applauso per tutto il corso. Dicono…perchè mentre accadeva e mentre udivo mani applaudire festanti e un gran vociare, in una delle mie orecchie ronzava implacabile il racconto della cucina pasquale e dei piatti del giorno, dei piatti preparati e di quelli ancora da fare, di che tempo fa da noi e da voi, della bella giornata (si anche qui è una bella giornata, magari il sole non è caldo come da voi), del barbecue che richiedeva attenzione, di un suocero costretto a badare al barbecue, di chi c’era a pranzo da loro, di chi c’era a pranzo dai miei (ah, andate al ristorante?), del poi chiamiamo i tuoi per ricambiare i loro auguri ecc.ecc. ecc. Parole…parole…parole…
Riporto a memoria per i miei due lettori cosa accade durante l’Affruntata, manifestazione imperdibile se non per propria volontà di non partecipare…mat ant’è…: protagoniste tre statue (Madonna, San Giovanni e Gesù Risorto) portate a braccio da portantini. Maria è vestita di nero. San Giovanni Annuncia a Maria che il Cristo è Risorto. Lei non ci crede. San Giovanni percorre il corso, dove all’altro estremo si trova Gesù) per tre volte. Maria non ci crede. Quando per l’ultima volta Giovanni va da Gesù, decisono di risalire insieme per andare a mostrarsi a Maria. Ecco che San Giovanni e Gesù festanti ripercorrono insieme tutto il corso. Maria esce e va loro incontro. qui il ritmo si fa frenetico, le tre statue accellerano il passo (e i portantini hanno il viso sconvolto dal peso e dalla forza che ci vuole per correre con le statue sulle spalle, ma lo fanno per voto) e al momento dell’incontro a Maria viene tirato giù il velo nero, rimanendo in uno spendida veste color del cielo. Le tre statue vengono poi portate in trionfo (e questa è l’unica foto che sono riuscita a scattare).
“Io c’ero”… in basso, per strada, sul corso, confuso nella folla accalcata, rischiando di non vedere nulla… Infatti sono riuscito a scattare pochissime foto… Ma è stato esaltante, non avevo mai assistito/partecipato ad un rito tanto avvincente. Senza dubbio tornerò anche l’anno prossimo!
a saperlo prima ti invitavo nella nostra postazione privilegiata dall’alto…
Sono appassionato di culture “altre” e di cultura “minore”: di feste, tradizioni e religiosità popolari. Insomma, mi occupo di antropologia… allora quando posso rincorro la mia passione… anche fino a VV…
Magari l’anno prossimo ti chiederò un posticino sul balcone!
si se passi l’anno prossimo ti ci faccio salire insieme a tutto il prentado, ti conquisti il tuo posticino sul balcone e ti godi lo spettacolo 🙂
Grazie! Allora segno già sull’agenda!