oggi cucina catepol
L’altra metà della confezione di Trofie di pesto ai blogger con l’altra metà di pesto con gamberetti freschi.
Mamma è lontana per chiedere come si puliscono i gamberetti freschi. Ma catepol ha un’arma in più che l’avvantaggia: google.
Ecco cosa è venuto fuori:
I gamberi. Staccate la testa, tagliate le zampette con le cesoie forzando leggermente il guscio, allargatelo con le mani e estraete la polpa. Eliminate il filino intestinale nero.
Mi basta. Ci provo.
[UPDATE]
Successone. Ricetta con variente catepol. Trofie al pesto con gamberetti e zucchine.
Ingredienti: (per 2) 1 cipolla, 1 zucchina, 1 patata grande, olio&sale q.b. il pesto e le trofie.
Sfriggere in un tegame (largo per poi saltarci la pasta) la cipolla con l’olio, inserire la zucchina tagliata a pezzetti piccoli, dopo un paio di minuti coprire con un po’ d’acqua perchè possano continuare a cuocere. Nel mentre nella pentola con l’acqua per le trofie, inserire una patata a cubetti. Fare bollire. Lasciare la patata anche quando poi si butta la pasta dentro. Intanto i gamberetti sono stati sgusciati secondo la procedura sopra descritta (occhio che il filetto nero fa un po’ schifo!!). A metà cottura delle trofie, inserire i gamberetti nel tegame con le zucchine in cottura e poi anche il pesto. Amalgamare bene il composto. Se preferito più liquido, aggiungere acqua (quella di cottura della pasta). Scolare trofi&patate, versare sul composto, saltare un attimo e servire calda.
non sapevo pulire i gamberetti fosse un atto così complicato e crudeleeee
Mmmmmh sembra buono…quasi quasi la copio-incollo e un giorno o l’altro ci provo!!!! Dopo ti faccio sapere…
Buooono, proverò la tua ricetta!
vi assicuro vengono bene provate pure non c’è copyright sopra…i gamberetti devo dire che presaci la mano dopo i primi si fa infretta…ma è il filetto che a volte fa un po’ schifo…più grosso è il gambero 🙂
Sono un estimatore del pesto con gamberi, faccenda per palati allenati al sapore forte, ma gratificante anzichenò.
Io i gamberi li ho sempre puliti a intuito, ma alla fine la procedura è quella che hai descritto tu: del resto per scoprire che la testa non è esattamente commestibile basta assaggiarne anche una sola micromolecola, il filino nero l’ho sempre estirpato perché mi stava antipatico (pur ignorando cosa fosse) e sul guscio, bé, in un modo o nell’altro ce la si fa, l’importante è non far scempio del suo contenuto.
Il mio non plus ultra poi è il mollusco crudo, ma capisco che qui si va un po’ troppo sul soggettivo… 🙂
il crudo però deve essere freschissimo e di provenienza certissima…onde evitare fastidiosi…mal di pancia
Ovviamente. Altrimenti sappiamo bene cosa accade. Nella vita e per il mondo tuttavia mi è capitato più di una volta di ‘rischiare’, ma mi è sempre andata bene. Penso di essere in grado di digerire anche l’uranio, ormai 🙂
A parte la voglia sadica provocatoria della pulizia dei gamberetti, mi dici, per favore, che cosa sono le trofie? A me meridionale danno una strana assonanza. Ma, di sicuro, mi sbaglio.
Trofie= pasta corta fresca (tipica ligure)
Prova a cucinare i gamberetti sgusciati fatti saltare in padella con mezzo peperone verde e mezza melanzana a tocchetti aggiungendo appena un pelato. Condisci il tutto con mollica abbrustolita con un cucciaio d’olio e mezzo spicchio di aglio. Buon appetito. Grazie per la foto delle trofie. Io uso fare la sfoglia e quindi le tagliatelle molto sottili fatte mantegare nell’intruglio appena citato.
ottimo questi gamberetti con peperone e melanzana da provare sicuramente 🙂 per le trofie…andavano fatte visto che sono state donate…ma la ricetta va bene con le tagliatelle o con altra pasta fatta in casa 🙂 secondo me…che sono un’amante di gamberetti, zucchine…ma anche melanzane 🙂
Guarda qui come li puliscono i giapponesi:
http://www.youtube.com/watch?v=0Kx1613gq08
🙂
placida…a saperlo prima 🙂 spettacolare…da utilizzare in un corso e-learning di cucina se mai ce ne fossero in giro… 🙂