Ce la farò. Si ce la farò!
Stavo scrivendo un post complesso e splinder me l’ha maldestramente cancellato. Sintetizzo perchè mi rompe. Cercavo di dipanare un argomento di per sè complesso. Storie di vita vissuta. Stamattina. Storie di lavori che si intrecciano, si accavallano, si intersecano e di altri da incastrare che si disincastrano o si rimandano. Storie di "Quando tanto, quando niente!!" Storie di una atipica che se continua così …va ricoverata.
Capitolo Lavoro/i.
Sottocapitolo 1: delle supplenze nei convitti come educatrice.
Sottocapitolo 2: dei corsi di Inglese a progetto e di altri corsi.
Stanotte, meglio stamattina, termino la mia supplenza ad un’ora e mezzo da casa. Domani saprò se la collega assente rientra o prosegue. Se prosegue tocca sempre a me. Intanto sempre là, un’altra collega si assenta da oggi fino a sabato. Tocca sempre a me, ma se non cominciamo da oggi bensì da domani. Impasse. Perchè il rischio è che se prendo questi pochi giorni, poi magari quella che dovrebbe rientrre si prende un altro mese e io rimango fregata perchè dovrò cedere a chi mi segue in graduatoria. Il coordinatore, sentito anche il preside, cortesemente mi dice: "Sai che c’è, che per oggi soprassediamo con la nomina. Domattina appena sappiamo del proseguo o meno, in caso ti prendi questi giorni. Ma non voglio farti perdere l’opportunità della supplenza più lunga."
Back home. Un’ora e mezza di viaggio intervallata da telefonate.
La collega del convitto dietro casa (si, quello che si vede dalla mia finestra, quello che mi vale punteggio doppio essendo posto di montagna, quello dove lavoravo tutto l’anno scorso…) mi comunica che è assente da oggi, non più da venerdi come già sapevo. Mi suggerisce di passare da scuola e verificare che l’imbroglia carte che sta in segreteria non faccia i soliti intrallazzi.
Intanto chiedo alla collega soprannumeraria di non essere disponibile a coprire le colleghe assenti. Unico modo per essere nominata (forse).
Arrivo, vado a scuola. Parlo col collega che ha funzioni di coordinamento. Scopro che da oggi anche un’altra collega ha preso 3 giorni. Quindi il problema prima di essere la notte di venerdi e la notte di stanotte! Mando sms alla collega soprannumeraria dicendole di non tornare in rìservizio stanotte e pregandola di non dire che l’ho chiesto io. Così accade. Lui scende dal preside, da 3 piani più in giù ricevo la telefonata per la supplenza. ma il tipo mi dice che è solo per 2 giorni. Domattina ti faccio vedere io che succede se non mi fai una nomina per l’esatta durata del certificato medico della prima collega assente. Poi ti creo il precedente. E venerdi quando mi chiamerà per la seconda collega assente, mi darai ugualmente tutti i giorni che la seconda collega ha preso.
Il tutto, sempre, per un pugno di punti!
Intanto, in questo casino di non sapere di ora in ora se, dove, quando e per quanto tempo farò supplenza, e con sonno arretrato che non so descrivere, sugli altri fronti lavorativi accade che:
– Oggi pomeriggio mi saltano 3 ore di corso di inglese per docenti di scuole ad Agropoli (SA), che non c’ho la bilocazione in dotazione al momento, ma mi sto attrezzando!). E con queste fanno 6 ore da recuperare.
– Domani pomeriggio mi vado a fare 3 ore di corso di inglese a Campagna (SA) se tutto va bene. Queste ore sono state una notizia dell’altro giorno. Praticamente concludo corso iniziato da altri, per parare il posteriore della società di formazione di Salerno con cui, tra le altre cose collaboro.
– Ho rinunciato a 4 + 4 ore venerdi questo e venerdi prossimo progetto PON forze armate a Vibo Valentia. Di conseguenza ho rinunciato a scendere per il weekend giù dai miei. E questo mi pesa un po’ di più.
– Prossimo weekend sono a Grosseto di nuovo per il corso Tutor on line.
– La mia domanda per un modulo di inglese a Vibo Valentia è stata accettata e mi devono comunicare quando e come farò docenza.
Dulcis in fundo…sarà una conclusione banale, ma sono veramente stanca.