Capisci internètte???
E’ obbligatorio "capirci di internet" per parlare di internet? La discussione si fa calda. Si può seguire anche da Kurai (scoperto stasera) e da Mauro Lupi (che leggo spesso). Mi sono permessa di dire la mia sul tema. Riporto qui le mie piccole riflessioni.
Ritengo che tutti abbiano il diritto di esprimere la propria opinione e anche di diffonderla in giro con qualunque mezzo ritengano opportuno (stampa, internet & co.). Il problema secondo me sorge quando scrivi per le masse e scrivi di argomenti come internet che non è che tutti conoscano o utilizzano a livello expert. E’ allora doveroso tener presente, se sei un giornalista e dal momento che sei un divulgatore di informazione, che la maggior parte delle persone forse non lo usa nemmeno internet o se lo usa, giusto al minimo indispensabille. E’ opportuno scrivere perchè tutti comprendano o possano avere altre fonti dove approfondire quello che non si è compreso. E’ opportuno fornire gli strumenti (e averceli prima, quindi informarsi, avere fonti riconosciute, non dare fiato alle trombe e alla penna tanto per parlare di argomenti di moda, tanto per stare al passo coi tempi…)
Nel mio piccolo, mi capita di tenere delle lezioni sulla comunicazione mediata da computer, sull’e-learning, sul computer come strumento per comunicare…
Se lo faccio pensando a me come utente medio (e mi è capitato) dò molte cose per scontate…poi l’aula mi dimostra che è il caso di procedere un passo dopo l’altro…dall’abc…e allora cerco di fornire materiale e spiegazioni che possano andar bene per tutti, faccio vedere fisicamente come si fa, faccio provare con le loro manine… Se fossimo tutti esperti il web sarebbe già diventato qualcos’altro…siccome non lo siamo ma il nostro futuro comprenderà internet in misura sempre maggiore in quanto a servizi e a possibilità comunicative…demonizzarlo non serve. Mentre educare il lettore medio, forse sì.
[sull’argomento: Siamo tutti e-mail dipendenti? – Ricordate? – ho scritto qualcosa qui, niente di ecccezionale, non la scoperta del secolo, solo che se abbiamo motivo di controllare tante volte la posta vuol dire che molte delle nostre comunicazioni avvengono così e che aspettiamo queste comunicazioni come si aspetta il postino o il pony express o un pacco dal corriere o una chiamata sul cellulare. per il fatto di fare questa operazione più volte al giorno non siamo certo "addicted"]
[update e ammissione di quasi ignoranza in merito: come posso utilizzare il TrackBack? come funziona sto TrackBack?non mi sono applicata per rispondermi…per mancanza di tempo…se mi date delle dritte ve ne sarò grata]
Innanzi tutto grazie della visita! Ti ho risposto sul mio blog. 😉
Anche io visito ogni tanto il tuo ma non avevo mai commentato.
E Condivido il parere che hai espresso in quest’ultimo post.
Ciaoooooo!
Butterfly
@Io sono di Rende e in questo momento ti scrivo proprio da Arcavacata!
evviva la rete a scrocco dell’unical 😉
Splinder non credo supporti il trackback, quindi il tuo blog non li può ricevere.
Nemmeno puoi inviarli automaticamente da splinder, ma esistono tool in rete che aiutano (ce n’ è uno su BlogItalia.it, ad esempio…)
Se proprio non è necessario che tu invii un trackback, puoi benissimo lasciare un commento sul blog a cui ti vuoi collegare con un breve riassunto del tuo post e il suo permalink… che sarebbe poi l’ equivalente del trackback.
Spero di essere stato abbastanza chiaro…
si chiarisismo avevo immaginato una cosa del genere… e infatti cerco di lasciare sempre i messaggi sugli altri blog…