To sleep or not to sleep…
Oggi 9 gennaio, ripresa della quotidianità. Vorrei trovare il modo di dormire un giorno intero e può darsi che ci riesco pure in questa settimana. Le vacanze stancano e parecchio e la pancia è fin troppo piena. Quasi non vedevo l’ora che ritornasse la routine, quando la gestione del tempo ha spazi abbastanza definiti e appuntamenti e cadenze, anche nella atipicità di non avere un lavoro stabile. L’anno nuovo è cominciato stamattina con la consegna di ben 3 domande per partecipare alla selezione per tutor o per docenti ai Master dell’università locale. Si prevedono per domani ben due colloqui, uno al mattino e uno al pomeriggio, sempre all’università. Domande a bandi pre natalizi andate a buon fine. Incrociamo le dita perchè il risultato non sia il solito "prima dei non eletti". Il maritino, che dovrebbe presentarsi con me al colloquio del mattino, pare non ci verrà. Ne ha un altro, speriamo bene, più confacente a lui che si occupa di logistica. Intanto una chiamata per 15 ore di Inglese, sempre ad un’ora e mezza da casa. Il problema non è il viaggio, ma per farmici rinunciare mi hanno fatto un calendario che prevede 15 incontri di un’ora, la prima ora poi. Neanche mi ci faccio la benzina. Ho spiegato che l’ideale, anche didatticamente parlando, è di almeno 2 ore ad incontro. Attendo. Ma è chiaro che lo hanno fatto per far vincere la seconda e dare le ore a lei. Per il resto si prevede supplenza a fine mese, la collega già mi ha allertato. Convitto dietro casa. Ma questo potrebbe compromettermi le date delle lezioni a Grosseto. Che entro domani urge scalettare e comunicare.
Una vita sempre sul filo del rasoio. Un’agenda piena di impegni, cancellature, sovrascrizioni di altri impegni e di incastri. Catepol reloaded. E qui dopo gli ospiti c’è da fare anche qualche lavatrice oltre che le pulizie di ordinanza. Ops ci sono da archiviare gli addobbi natalizi…corro!!!
Quando le prossime vacanze? bè…paion lontane…